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Cartiere Fabriano – Più cassa integrazione a gennaio: mancano gli ordini e i magazzini sono pieni

Fabriano – Prolungata la chiusura “natalizia” degli stabilimenti di Fabriano e Rocchetta Bassa delle Cartiere Fedrigoni. A lanciare l’allarme è l’Rsu che “è stata convocata il 21 dicembre dall’azienda con urgenza per discutere nuovamente le date di rientro negli stabilimenti di Fabriano e Rocchetta per il 2023”. Il ritorno, previsto dopo l’Epifania, è stato posticipato.

Il punto della rsu

“Causa mancanza di ordini e magazzini al completo, l’azienda ha comunicato ai sindacati che si vede costretta ad allungare ulteriormente il periodo di “cassa integrazione” per lo stabilimento di Fabriano che ripartirà dal 19 gennaio 2023 (e non dal 9, dopo l’Epifania, ndr), mentre per lo stabilimento di Rocchetta la ripartenza è per il 16 gennaio. La Rsu  ha contestato fortemente il metodo che sta utilizzando l’azienda in questa fase in cui in sole due settimane ha portato a continui cambiamenti nella applicazione dei calendari della cassa integrazione e ha ribadito la richiesta già più volte avanzata di un investimento in quest’area su ricerca e sviluppo. La parti hanno convenuto di darsi appuntamento ai primi giorni di gennaio per formalizzare la procedura”. A conti fatti, quindi, la società Giano 1264 partirà il 1 gennaio con quasi 20 giorni di cigo.

Novembre 2022, dal nostro archivio 

Cassa integrazione ordinaria per i lavoratori degli stabilimenti Cartiere, gruppo Fedrigoni, di Fabriano e Rocchetta Bassa. E’ l’oggetto dell’incontro di metà novembre tra la RSU e, tra gli altri, il direttore dell’area Marche, Antonio Balsamo, per definire e firmare l’accordo che coinvolgerà 208 lavoratori dei due siti produttivi. Il Gruppo ha evidenziato che la cassa integrazione ordinaria è dovuta alla carenza di ordinativi che impatta sulle attività dei reparti produzione e i servizi collegati. Il fermo produttivo del reparto “F3”, la manutenzione e il magazzino è previsto dal 22 dicembre anche se la produzione si fermerà qualche giorno prima, il 18 dicembre. Poi ci saranno lavori di manutenzione e di messa in sicurezza dell’impianto per fermarsi fino all’8 gennaio 2023. L’area “Macchine in tondo”, insieme al nuovo reparto Termoformatrici, lavorerà fino al 7 dicembre e per riprendere l’8 gennaio. A Rocchetta Bassa, invece, lo stabilimento sarà operativo fino al 23 dicembre e si rientrerà dopo l’Epifania. Resteranno in funzione invece i servizi di portineria. Come richiesto dai sindacati l’azienda valuterà la possibilità di promuovere corsi di formazione nelle giornate di fermo.

Marco Antonini