Attività Produttive: A tu per tu con l’assessore Francesca Pisani

Aggregazione e comunità, le parole chiave per la ripartenza del settore della produttività fabrianese, superando i confini montani creando reti e sinergie. Ne parliamo con la dottoressa Francesca Pisani, assessore all’Efficienza e alla Produttività del Comune di Fabriano con deleghe alle Attività Produttive, Commercio, Artigianato e Agricoltura.

Assessore, prima di addentrarci nei dettagli delle sue deleghe, come è stato il suo ingresso in Comune e quali sono le sue prime considerazioni trascorsi i 100 giorni dall’insediamento?

Entrando in Comune non ho potuto fare a meno di fare raffronti con l’esperienza aziendale da cui provengo; i processi sono chiaramente diversi ma le dinamiche sono affini. Fin da subito ho dovuto constatare che i tempi e le modalità con cui la macchina amministrativa si muove rendono complicato realizzare qualsiasi cosa. La sfida che ci siamo dati con i dipendenti con cui collaboro è quella di “fare in modo che le cose accadano!” Oggi più che mai per essere al servizio delle aziende occorrono velocità e flessibilità…una sfida ambiziosa tenuto conto che non possiamo bypassare la burocrazia che ingessa le pubbliche amministrazioni, ma abbiamo individuato diverse aree di miglioramento su cui stiamo lavorando e posso dire di aver trovato piena collaborazione da parte dei dipendenti. Con il passare del tempo sarà importante trasformare questo iniziale entusiasmo in risultati concreti.

La crisi economica ed occupazionale, che da anni attanaglia il nostro distretto industriale, è resa ancor più drammatica dalla recente crisi energetica che ha portato le aziende al limite del collasso con l’aumento esponenziale dei costi dell’energia elettrica. Come vi state muovendo per supportare le aziende in questo momento così delicato?

Su questo argomento voglio subito sfatare il mito del Comune che risolve le crisi industriali del territorio. I fatti degli ultimi anni lo hanno chiaramente dimostrato, anche se politicamente è un’ammissione scomoda.

Le aziende vivono da anni una difficoltà dietro l’altra ed il comprensorio è stato particolarmente colpito per ragioni sulle quali si potrebbero scrivere trattati. Sento aziende che temono di chiudere domani e imprenditori che vogliono comunque provarci. La situazione non è delle migliori, ma la storia ci ha anche insegnato che dai momenti di crisi si può ripartire. Cosa può fare il Comune? Molte cose, ad esempio ridurre i tempi per la conclusione delle pratiche amministrative utili alle aziende per realizzare i loro progetti, rendere chiari i processi necessari per ottenere le autorizzazioni, supportare le imprese nell’intercettare bandi o finanziamenti, promuovere le reti o le associazioni temporanee di imprese… e sono solo le prime cose che mi sono passate per la mente. Non è un caso se non ho citato la possibilità di erogare contributi una tantum, rispetto all’efficacia dei quali – in risposta alla crisi industriale – nutro un certo scetticismo, considerate peraltro le esigue risorse a disposizione del Comune. Credo invece che l’U.E. ed il Governo avranno un ruolo centrale e dovranno considerare subito misure atte a mitigare gli impatti del caro bollette.

Il nostro comprensorio vanta moltissime piccole e medie imprese artigiane, un settore che da molto tempo è in sofferenza. Come sono i rapporti tra l’Amministrazione e le associazioni di categoria e quali progetti avete in cantiere per il rilancio di questo importante settore della produttività fabrianese?

Le MPMI sono una ricchezza del territorio a cui non possiamo rinunciare. Tuttavia, pur con le migliori intenzioni, da parte mia sarebbe impensabile comunicare singolarmente con tutti ed ho chiarito fin dall’inizio del mandato che il ruolo delle Associazioni di Categoria è per me fondamentale. Considero tali Associazioni alleati imprescindibili per raggiungere capillarmente e coinvolgere le MPMI, così come per intercettare e trasmettere all’Amministrazione Comunale le esigenze degli associati. Fortunatamente, anche in questo caso, ho trovato persone fin da subito disponibili e piene di idee. Con riferimento all’artigianato abbiamo molte eccellenze, il rammarico è quello di non riuscire attualmente a rispondere prontamente a tutte le iniziative che i singoli propongono e che presumono degli interventi strutturali sul patrimonio. Ho parlato prima di “ripartenza”, a questo proposito mi preme introdurre due parole chiave che ritengo fondamentali per sviluppare il settore della produttività fabrianese, ovvero: “Aggregazione” e “Comunità”. Le MPMI hanno bisogno di fare rete e creare sinergie trovando così la forza di superare il confine montano; noi cittadini abbiamo il compito di far rivivere quello spirito identitario e comunitario che ha reso Fabriano nota oltre i confini nazionali, anche supportando le iniziative delle imprese locali.

Dalla Mostra Mercato dell’Artigianato e dell’Agricoltura, di più lontana memoria, fino a Fabriano Maker City, Fabriano Creative City per approdare al recente Remake. E’ nei vostri progetti riprendere questo evento molto amato dai nostri concittadini e dalle imprese artigiane e secondo quale formula?

L’approccio della nostra Amministrazione è quello di supportare quante più iniziative possibili e siamo disponibili a collaborare anche nell’ottica di riportare a Fabriano eventi di questo tipo. Dovremo sicuramente ragionare sulla formula in modo da rendere l’evento attrattivo.

Il settore agricolo ha subito danni ingenti dapprima per la siccità ed oggi a causa delle alluvioni che hanno gravemente compromesso le produzioni e l’allevamento. Avete qualche progetto per gli operatori agricoli del territorio, con riguardo in particolare ai giovani che desiderano avviare start up in questo ambito?

I cambiamenti climatici impongono una trasformazione nel settore dell’agricoltura. Anche se le nostre campagne sono ancora popolate da molti agricoltori “tradizionali” non possiamo non guardare alle nuove tecnologie. Oggi si parla di agricoltura 4.0 e di agricoltura di precisione: sistemi innovativi volti anche a limitare gli effetti dei cambiamenti climatici. In questa direzione abbiamo ancora molta strada da fare ed occorre un cambio di passo.  Al tempo stesso vediamo qualche giovane imprenditore che si sta mettendo in gioco puntando sulla riscoperta dei prodotti e delle tradizioni locali. Nel programma della nostra amministrazione l’agricoltura mantiene un ruolo importante e la collaborazione iniziata con Coldiretti costituisce un primo passo verso la relativa realizzazione degli obiettivi programmatici.

Il commercio fabrianese, come i settori sopra citati, è anch’esso in sofferenza. Non parliamo solo delle attività in centro storico ma anche delle zone di periferia. Come vi state rapportando con i titolari delle attività commerciali e quali sono le priorità che sono state poste all’attenzione urgente dell’Amministrazione dagli stessi?

È vero, il commercio a Fabriano soffre molto la crisi e i commercianti dovranno sapersi “reinventare”. Una reazione importante è arrivata però proprio dal mondo degli artigiani e dei commercianti, che in occasione della prima edizione dell’”Oktober Fabriano Fest” hanno dimostrato che con l’aggregazione e lo spirito di comunità si possono realizzare grandi eventi. Certo, la formula sarà da rivedere e ci sono molti aspetti che possiamo migliorare, ma l’idea è vincente. Confido che nelle prossime occasioni si riescano a coalizzare sempre più aderenti e che i cittadini partecipino premiando coloro che investono per la Città. Anche il Comune dovrà farsi trovare pronto per svolgere al meglio il proprio ruolo e collaborare ai fini della buona riuscita delle iniziative che gli verranno proposte.

Si avvicina il Natale, un periodo dell’anno su cui i commercianti puntano molto per un possibile incremento delle vendite. Come sarà strutturato il primo Natale dell’Amministrazione Ghergo? Vi state già organizzando?

Certo che sì, anche se le difficoltà sono molte, a partire dalla mancanza di fondi. Insieme agli Assessori Nataloni e Giombi, stiamo collaborando da settimane per coinvolgere quanti più soggetti possibili affinché ciascuno realizzi una piccola iniziativa per ravvivare la Città nel periodo natalizio. Anzi colgo l’occasione per fare appello a quanti abbiano un’idea da includere nel calendario eventi che stiamo definendo e li invito a farcela pervenire. Sarà un Natale povero dal punto di vista della dotazione economica, ma ricco di iniziative e partecipato da tutti i cittadini del comprensorio.

Gigliola Marinelli

 

Assessore Francesca Pisani