Elezioni politiche, le prime reazioni da Fabriano. Parlano Ghergo e Santarelli

Fabriano  – A tre mesi dalle elezioni comunali il primo partito della città è Fratelli d’Italia con oltre il 28% dei consensi. Seguono il PD con oltre il 22% e il Movimento 5 Stelle che si attesta a oltre l’11% dei voti. La novità emersa dalle urne vede, dopo quattro Legislature consecutive, salvo improbabili recuperi con i cosiddetti “resti” previsti dalla Legge elettorale, l’assenza di un fabrianese in parlamento. Né Gabriele Santarelli candidato dal Movimento 5 Stelle, ex sindaco di Fabriano e in lizza alla Camera sia per il collegio uninominale che nel listino proporzionale (terza posizione), dovrebbe essere eletto. Non ce l’hanno fatta nemmeno Patrizia Terzoni, capolista nel listino proporzionale alla Camera per Impegno per l’Italia e Sergio Romagnoli, listino proporzionale al Senato con il Movimento 5 Stelle. In precedenza la città della carta era stata rappresentata a Roma da Maria Paola Merloni, Francesco Casoli, Patrizia Terzoni, Serenella Fucksia e Sergio Romagnoli.

Il punto del sindaco, Daniela Ghergo

Un risultato ampiamente previsto che mostra quanto la nuova legge elettorale e la riduzione del numero dei parlamentari penalizzi un territorio come il nostro, che si ritrova ad essere meno rappresentato a Roma e quindi a contare di meno a livello nazionale. Il risultato a livello locale, che registra il crollo della Lega e del Movimento 5 Stelle, riconferma come il modello adottato da Coalizione Democratica a Fabriano sarebbe stato quello vincente: candidati del territorio ed espressione della società civile, ascolto dei cittadini, programmi concreti e capacità di visione. Su questi temi il centrosinistra nazionale dovrà aprire una riflessione. Ripartendo dai sindaci e dai territori, ovvero dal livello istituzionale più vicino ai cittadini.

La reazione di Fratelli d’Italia Fabriano

Un risultato che ci riempie di orgoglio, niente affatto scontato, anche se i sondaggi ci vedevano in ascesa. Fabriano da sempre è una piazza difficile e questa affermazione si può definire storica senza timore di apparire esagerati. è frutto del lavoro di squadra, dell’abnegazione di tutti i militanti che hanno lavorato con grande impegno. Vorrei ringraziare anche Carlo Ciccioli, Marco Ausili e il nostro coordinatore provinciale Stefano Benvenuti Gostoli per il supporto che ci hanno dato. A quest’ultimo vanno anche i nostri complimenti per l’elezione alla Camera dei deputati.

Il primo commento dell’ex sindaco Gabriele Santarelli

Questo risultato segna un nuovo punto di partenza per il Movimento 5 Stelle che in questi ultimi anni ha pagato a caro prezzo la responsabilità che si è assunto per voler ottenere risultati e riforme importanti. Riforme che hanno consentito soprattutto alle famiglie più in difficoltà di attraversare uno dei momenti più difficili dal dopoguerra e di affrontare di petto il tema della transizione ecologica: comunità energetiche e superbonus sono interventi firmati M5S che stanno li a dimostrarlo. A fronte dei tanti risultati ottenuti anche sul fronte del contrasto alla corruzione e dell’ottenimento dei 209 miliardi del PNRR i cittadini hanno fatto fatica a capire le alleanze prima con la Lega, poi con il PD e soprattutto la partecipazione al Governo Draghi. Questo è il momento di riappropriarci dei nostri spazi, di tornare a parlare di temi con i territori perché abbiamo le idee e le competenze per farlo. Le persone che sono state elette in Parlamento tra le fila del MoVimento 5 Stelle sono di altissimo spessore e sapranno fare bene. Io da parte mia sono stato orgoglioso di aver contribuito con la mia partecipazione che era dovuta. Dopo anni nei quali ho sempre sostenuto che l’accordo strutturale con il PD non era possibile perchè siamo geneticamente diversi ho voluto testimoniare il mio supporto a questo nuovo percorso che rappresenta una sorta di ritorno alle origini ma con maggiore consapevolezza e competenza. Non ho mai creduto al fatto che ci si debba mettere insieme per sconfiggere qualcuno o per non far vincere la destra. Se ci si mette insieme è perchè si condividono contenuti e percorsi. Con questo PD che parla di temi senza crederci ma solo per avere un posizionamento che gli possa consentire di ottenere voti non si può condividere niente.

Marco Antonini