Sassoferrato, scuole chiuse anche domani. Il punto del sindaco Greci e della Regione
++ MALTEMPO, DICHIARAZIONE DEL SINDACO DI SASSOFERRATO, MAURIZIO GRECI. ++
INFORMA LA CITTADINANZA CHE STANNO PROSEGUENDO I CONTROLLI SUL TERRITORIO E ATTUALMENTE LA SITUAZIONE VIENE MANTENUTA STABILE. ALCUNI AGGIORNAMENTI.
FORNITURE DI ENERGIA E ACQUA:
LA VIVASERVIZI CI HA INFORMATO CHE LE ROTTURE SULLA RETE IDRICA CHE HANNO COMPORTATO L’INTERRUZIONE DELLA SOMMINISTRAZIONE DELL’ACQUA SONO STATE TUTTE INDIVIDUATE E SONO STATI POSIZIONATI DEI GENERATORI NELLE AREE DOVE, PER MANCANZA DI ENERGIA, NON FUNZIONAVANO GLI IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO A SERVIZIO DELLE ABITAZIONI. SI STIMA CHE NEL POMERIGGIO L’EROGAZIONE DELL’ACQUA SARA’ RIPRISTINATA OVUNQUE. NELLE AREE PIU’ CRITICHE, CI SI STA ORGANIZZANDO CON LE AUTOBOTTI. L’EROGAZIONE DEL GAS E’ IN CORSO DI RIPRISTINO NELLE ZONE OVE ATTUALMENTE INTERROTTA, IN PARTICOLARE, NELLA ZONA DI MONTEROSSO STAZIONE. E LE DITTE PREPOSTE STANNO LAVORANDO PER ROSLVERE IL PROBLEMA ANCHE SULLE LOCALITA’ ATTUALMENTE PIU’ PROBLEMATICHE, INDIVIDUATE IN MONTEROSSO ALTO E ZONA MORELLO. L’ENERGIA ELETTRICA NON RISULTA ATTUALMENTE SUBIRE SIGNIFICATIVE INTERRUZIONI. AD OGNI BUON CONTO, PER EVENTUALI SEGNALAZIONI DI GUASTI IL NUMERO DI RIFERIMENTO E’ 803500.
VIABILITA’:
SI INFORMA CHE GLI INTERVENTI SULLE STRADE PROVINCIALI SONO IN CORSO E CHE SULLE STRADE COMUNALI SI STA INTERVENENDO COSTANTEMENTE, NONOSTANTE IN ALCUNE AREE DELLE FRAZIONI NON SIA ANCORA STATA RIPRISTINATA LA VIABILITA’.
SI INVITA LA POPOLAZIONE AD EVITARE SOSTE INGIUSTIFICATE SU PONTI E STRADE IN QUANTO LA SITUAZIONE CRITICA DELLA VIABILITA’ IMPONE DI ASSICURARE IL MINIMO INTRALCIO ALLA CIRCOLAZIONE E AL PASSAGGIO DEI MEZZI DI INTERVENTO CHE ATTUALMENTE STANNO LAVORANDO SUL TERRITORIO. SI CHIEDE, PERTANTO. LA MASSIMA COLLABORAZIONE DA PARTE DI TUTTI.
SCUOLA
E’ STATA PROROGATA L’ORDINANZA DI CHIUSURA DEGLI ISTITUTI SCOLASTICI DI OGNI ORDINE E GRADO PER TUTTA LA GIORNATA DEL 17/09/2022.
IN CONSIDERAZIONE DELLE PREVISIONI METEO COMUNICATE PER LA GIORNATA DI DOMANI, SI INVITA LA CITTADINANZA ALLA PRUDENZA E AD EVITARE GLI SPOSTAMENTI NON STRETTAMENTE NECESSARI.
LE ISTITUZIONI, LE FORZE DELL’ORDINE E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO, CROCE ROSSA E PROTEZIONE CIVILE STANNO LAVORANDO INCESSANTEMENTE PER GARANTIRE IL MASSIMO SUPPORTO NELL’ATTUALE, STRAORDINARIA SITUAZIONE EMERGENZIALE.
Coldiretti Marche: campi invasi da legna, fango, trattori e derrate da buttare ma già si lavora per liberare le strade. Gardoni: “Vicini alle famiglie”
Uno tsunami di fango e legna che ha travolto tutto quello che ha incontrato. Così gli agricoltori descrivono l’ondata di piena che ha attraversato le valli del Misa e del Nevola mentre oggi, di buon mattino, molti di loro chiamati da sindaci, da vicini di casa e da colleghi erano già al lavoro per liberare le strade. Il monitoraggio avviato sui campi continua ad ampliare l’area dei danni ma il tutto è rallentato dalle difficoltà per una rete viaria fatta di ponti crollati e strade secondarie non praticabili. Da Barbara, dove gli smottamenti hanno distrutto anche vigne nel pieno della vendemmia, e da Castelleone di Suasa a scendere fino alla costa, sott’acqua non sono finiti solo gli orti. Nelle aree più colpite, le frazioni di Ostra, Casine e Pianello, e Ripe di Trecastelli entro i 500 metri di distanza dagli argini è tutto distrutto. Sono sommersi anche capannoni, rimesse degli attrezzi, trattori e mezzi agricoli, ormai da buttare, situati attorno al fiume. Allagati anche alcuni centri di stoccaggio di cereali. Uno dei timori maggiori è che i terreni dove sono ancora allagati, sono coperti di legna e rifiuti. Andrebbero ripuliti in tempi stretti e lavorati per essere pronti ad accogliere le semine autunnali. A Serra de’ Conti gli smottamenti hanno danneggiato alcune vigne di Verdicchio dei Castelli di Jesi, soprattutto giovani impianti. A Cerreto D’Esi altri allagamenti hanno interessato un deposito di cereali biologici, ceci, lenticchie. Quasi tutto da buttare ciò che vi era conservato. In molti campi l’acqua ha superato il mezzo metro sopra gli ortaggi. In provincia di Macerata smottamenti hanno interessato anche i comuni di Cingoli, Apiro e San Severino. “Ci stringiamo al dolore delle famiglie che hanno perso i loro cari e degli agricoltori che hanno perso gran parte dei loro raccolti e che, nonostante gli ingenti danni subiti, fin dalle prime ore dell’alba hanno prestato soccorso ed accoglienza alla cittadinanza – commenta Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – Anche nella nostra regione il cambiamento climatico ha dimostrato il suo impatto nefasto. È sempre più urgente una presa di consapevolezza da parte dei governi, ad ogni livello, e della stampa tutta che oggi non possiamo continuare a parlare di eventi meteorologici ma di un vera e propria rivoluzione degli equilibri climatici che creano devastazioni ambientali e morti umane”.
Vigili del fuoco
180 vigili del fuoco al lavoro per il maltempo che ha interessato la provincia di Ancona, con sezioni operative in rinforzo giunte da Veneto, Emilia Romagna e Abruzzo. Esondato nella notte il fiume Misa a Senigallia, che al momento è la zona con maggiori criticità. Salvate nella notte decine di persone rifugiatesi sui tetti delle abitazioni e sugli alberi. 200 gli interventi di soccorso effettuati dalle squadre per prestare assistenza alla popolazione. 8 persone decedute e 4 risultano disperse, tra cui un bimbo di 8 anni. Operazioni di soccorso anche nel pesarese dove sono state recuperate dall’elicottero del Corpo Nazionale cinque persone in difficoltà a Serra Sant’Abbondio e due sul monte Catria. Effettuati finora 400 interventi tra le province di Ancona e Pesaro Urbino, oltre 300 i Vigili del fuoco al lavoro.
Regione Marche
“Stiamo facendo tutto ciò che serve per soccorrere tutti, garantire i servizi sanitari necessari e prestare assistenza alla popolazione. Da questa notte tutto l’apparato di sicurezza è stato attivato coordinato dal presidente della Regione Francesco Acquaroli, dall’assessore alla Protezione Civile, Stefano Aguzzi e dal sottoscritto – dichiara l’assessore alla Sanità, Filippo Saltamartini – siamo tutti operativi insieme ai sindaci e ai sistemi di protezione civile nazionale e regionale. Stiamo seguendo minuto per minuto l’evolvere della situazione per garantire la sicurezza a tutti i cittadini che si trovano in difficoltà in queste ore così drammatiche”. Aggiunge Saltamartini: “Abbiamo ricevuto numerosissime telefonate al 112, più di 2600, per questo abbiamo chiesto aiuto al sistema 112 della Toscana. Il pronto soccorso dell’ospedale di Senigallia sta accogliendo persone in stato di choc e ipotermia dopo essere state salvate e trasportate fuori dalle loro abitazioni dove erano bloccate dall’acqua. Ci sono poi traumatizzati e feriti per lesioni significative trasportati negli ospedali di Jesi e Fabriano. Anche una parte dell’ospedale di Senigallia e della farmacia sono invasi dall’acqua. L’Asur, inoltre, sta predisponendo un servizio di assistenza psicologica a Senigallia per questa tragedia che ha ferito così duramente la nostra comunità”. L’assessore ha quindi espresso cordoglio e solidarietà alle famiglie e alla persone colpite.
Il governatore
“Una tragedia di enormi proporzioni. ” Inizia così la lettera del presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli , indirizzata al Capo del Dipartimento della Protezione civile Nazionale, Fabrizio Curcio per chiedere ufficialmente lo stato di emergenza nel territorio marchigiano, dopo gli eventi alluvionali della scorsa notte. Il Presidente ricorda che l’eccezionale nubifragio – sono caduti in circa tre ore 420 millimetri di pioggia, la metà di quello che piove in un anno nella regione- si è principalmente riversato nelle provincie di Pesaro Urbino e Ancona causando numerose vittime e altre persone risultano disperse. Quindi ricorda i Comuni più colpiti, oltre Senigallia, particolarmente feriti dalla furia dell’acqua i Comuni dell’entroterra nel nord della Regione : in provincia di Pesaro Urbino, Cantiano, Cagli, Frontone, Pergola, Serra Sant’Abbondio; in provincia di Ancona: Sassoferrato, Arcevia, Ostra, Serra de Conti, Barbara, Trecastelli, Corinaldo. In tutte queste località sono segnalati ponti crollati, strade interrotte o inagibili, auto inghiottite da fango e detriti e case allagate senza corrente elettrica. La violenza del fenomeno ha causato la tracimazione di numerosi corsi d’acqua del reticolo minore, oltre al fiume Misa. “Lo straordinario sforzo operato dal sistema di protezione civile, volontariato, vigili del fuoco e forze dell’ordine sino a qui compiuto – rimarca il Presidente Acquaroli- si sta rivelando tempestivo: si è attuato un massiccio dispiegamento di risorse umane e materiali anche con la collaborazione della Difesa, che ha messo a disposizione elicotteri con capacità operative nelle ore notturne”. “L’eccezionalità del fenomeno meteorologico e le sue ripercussioni sul territorio – prosegue Acquaroli – sono state evidenti ed estese, la maggior parte dei Comuni marchigiani ha subito dissesti e numerose sono state le richieste di dichiarazione stato di emergenza pervenute. La Regione Marche ritiene di aver posto in essere tutto quanto previsto dall’Art.7 comma 1 lett. b del D.Lgs 1/2018, e tuttavia le conseguenze e le ripercussioni sul territorio sono state tali da dover richiedere risorse e poteri straordinari di cui all’Art. 24 D.Lgs. 1/2018, come già anticipato per vie brevi”“
Marco Antonini