ENTRO AGOSTO RIAPRE L’HOSPICE

Fabriano – Con l’assunzione di personale in corso in questi giorni, entro il mese l’Hospice dell’ospedale Profili di Fabriano tornerà nella sua struttura idonea sita al piano terra del nosocomio. Il tutto dopo alcuni mesi di trasferimento al primo piano, nel reparto Post Acuzie, per mancanza di personale infermieristico. La notizia circolava nell’aria da qualche giorno. Si attende ancora, comunque, la comunicazione della data effettiva, ma l’arrivo del personale e il ritorno negli spazi che erano stati allestiti proprio per la missione che l’Hospice deve offrire, è previsto entro il mese.

Il sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, ha seguito l’evolversi della situazione e ascoltato le tante critiche che sono arrivate per questa decisione dell’Asur che riguarda i malati terminali e i loro cari. “La riapertura dell’Hospice è stata oggetto di un’interlocuzione costante con i vertici Asur. Ho ricevuto da parte della direttrice, Nadia Storti, la massima disponibilità a trovare una soluzione organizzativa nel più breve tempo possibile. La scorsa settimana – dice il primo cittadino – la direttrice mi aveva anticipato che la riapertura nella struttura originaria al piano terreno dell’ospedale sarebbe avvenuta presumibilmente nella seconda metà del mese di agosto. Per rispetto dei pazienti e delle loro famiglie abbiamo deciso di comunicare la notizia solo quando ci sarebbero state certezze sulla data di effettiva riapertura”.

Come sempre il problema, al Profili, è la carenza cronica di personale, con contratti a termine non rinnovati e con medici e infermieri che si trasferiscono, ad esempio, nella vicina Umbria, con assunzioni a tempo indeterminato. A giugno, per la mancanza di infermieri, l’Hospice era stato spostato. A motivare la decisione, secondo Area Vasta 2 le “dimissioni anticipate non previste di diversi infermieri a tempo determinato, già prorogati al 31 dicembre 2022, e ulteriori carenze anche per riscontri di positività al covid sempre di personale assistenziale”. La riorganizzazione è avvenuta con sei posti letto trasferiti in locali non idonei.

Marco Antonini