Fabriano in Terra Santa, in 45 con don Umberto Rotili… pensando a don Aldo
Fabriano – Si torna a viaggiare e la diocesi di Fabriano-Matelica ha ripreso la consuetudine di effettuare tutti gli anni, come l’indimenticato don Aldo Mei, parroco e guida, ha sempre sostenuto, un pellegrinaggio in Terra Santa. Dopo la pandemia, quindi, è tempo di ripartenza. Il gruppo più numeroso di Opera Romana Pellegrinaggi, in questa fase, è quello della città della carta accompagnato da don Umberto Rotili, parroco della parrocchia Misericordia, vicario foraneo e scrittore. Ieri, tra le altre cose, c’è stato l’incontro con il Patriarca di Gerusalemme, Pier Battista Pizzaballa, presso la Basilica del Santo Sepolcro.
Il gruppo, ben 45 persone, ha sfidato il caldo e la missione è riuscita. “Siamo il gruppo più numeroso dell’Opera Romana dopo due anni di covid – dice don Umberto Rotili – per quanto riguarda il periodo che va dal marzo del 2020 quando sono stati sospesi pellegrinaggi fino ad oggi. Siamo 45 persone di Fabriano, la maggior parte della mia parrocchia della Misericordia, accompagnate da me. La nostra guida si chiama don Giovanni Biallo, mio educatore in seminario, a Roma, con cui ho condiviso gli anni di formazione, che è guida ufficiale di Opera Romana e che ci accompagna per tutto il tragitto”. Visto il numero così grande di pellegrini italiani, la Rai ha anche pensato di sfruttare l’occasione per fare dei servizi su alcuni luoghi significativi della Terrasanta che andranno in onda il 7 agosto nella trasmissione, in onda su Rai1, “A sua immagine”. Per questo motivo al gruppo fabrianese si è unito anche don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova, grande amico di Papa Francesco. “Don Marco pozza sceglierà alcuni del nostro gruppo per fare dei servizi, e altri saranno ospiti in diretta il 7 agosto in trasmissione insieme con don Giovanni Biallo. Una bella opportunità – dice don Umberto – per far capire che la Terrasanta è un luogo sicuro dove poter tornare e dove soprattutto poter ritrovare le radici della propria fede”.
Anche per il sacerdote scrittore, alle prese con un’Opera Sacra che sarà messa in scena a settembre a Fabriano in occasione della beatificazione di Madre Costanza Panas, la monaca cappuccina vissuta, una vita, nel monastero di clausura di via Cavour a Fabriano, è arrivato il tempo di tornare in Israele. Tante le emozioni con un pensiero a don Aldo Mei. “Tornare in Terrasanta dopo così tanto tempo è straordinario, perché quei luoghi che tocchi con mano, danno solidità alla tua fede e risvegliano tante emozioni sopite. Il Vangelo diventa vita e prende forma sotto i tuoi occhi. Sono contento – prosegue il parroco – di aver raggruppato così tante persone. Dalla nostra diocesi mancava da tanto tempo un pellegrinaggio in Terra Santa e tanti avevano desiderio di partecipare: non ho fatto nessuna fatica a trovare persone disponibili a venire. Non appena l’ho detto tanti sono prenotati, e dal primo gruppo di 20 persone, in due settimane, siamo diventati 45, e mi sono dovuto fermare perché non c’erano più posti sull’aereo, altrimenti saremmo stati di più. Ho sentito don Aldo Mei vicino a me: con lui partii la prima volta per a Terra Santa, nel lontano 2002. Sarebbe voluto venire anche il nostro vescovo, Francesco Massara, ma per impegni pastorali precedentemente presi non è potuto partire con noi in questo periodo. Non mancherà occasione di rifare un pellegrinaggio insieme con lui, e di poter portare tanti nuovi pellegrini Terra Santa”.
Marco Antonini