Cerreto d’Esi – Troppa burocrazia, si dimette l’assessore Sandro Cimarossa

Cerreto d’Esi – Si è dimesso Sandro Cimarossa, assessore a Bilancio, Lavori pubblici, Lavori pubblici, Sviluppo economico, Ambiente, Innovazione tecnologica di Cerreto d’Esi. In un post social spiega che il motivo è la burocrazia che “non permette di lavorare bene”. Cimarossa precisa che “ogni decisione che vorresti prendere si scontra con leggi, pareri, approvazioni, capitoli, regolamenti, responsabili, entità esterne che fanno perdere del tempo e talvolta rendono anche impossibile raggiungere gli obiettivi”. E se per decisioni di grande portata questa burocrazia per alcuni è in parte comprensibile “per le attività di tutti i giorni è insopportabile”. Tutto questo “mi porta ad avere nervosismo, un senso di inutilità e la delusione di non riuscire a fare quello che vorrei per i cittadini”. Nel salutare tutti l’ex assessore ha evidenziato la massima collaborazione avuta sia con la maggioranza, sindaco in primis, che con l’opposizione e gli uffici comunali. Sulla vicenda, ieri, è intervenuto il primo cittadino, David Grillini. “Con Cimarossa – dichiara – abbiamo lavorato dal primo giorno in perfetta sincronia ed in maniera instancabile per Cerreto d’Esi”. Poi precisa: “La Giunta ha impostato la sua attività sulla presenza quotidiana in Comune ed un’azione portata avanti con meticolosità, rigore e scrupolosità. L’assessore si è distinto per un’abnegazione totale, coniugata con le sue riconosciute competenze. Ha svolto un lavoro determinante. Proprio l’unità di intenti e il consolidato rapporto umano ci impongono di rispettare la sua scelta che non nasce da questioni politiche né – conclude – da rapporti personali che sono e rimangono ottimi”. A breve la nomina del successore di Cimarossa da parte del sindaco. Dalla minoranza di pensiero diverso Marco Zamparini, consigliere comunale di Cerreto d’Esi Bene Comune: “Le motivazioni personali sono semplicemente una scusa per coprire una frattura politica interna alla Giunta. Credete veramente che siamo tutti così ingenui? L’unica cosa che potete fare ora è quella di andare tutti a casa”.

Marco Antonini