Linea Fabriano-Pergola, “Ora la Subappenninica: unire l’entroterra da Fano a Civitanova”

La suggestiva linea Fabriano – Pergola (32 chilometri), a settembre, dopo i lavori di manutenzione attualmente in corso, riaprirà all’esercizio turistico a quasi 8 anni dalla chiusura e dopo un taglio dietro l’altro di corse negli anni precedenti. Il prossimo obiettivo è evidenziato dal sindaco di Fabriano: “Realizzare la ferrovia Subappenninica, da Fano a Civitanova, con la città della carta snodo principale, per un unico binario che unisce tre realtà universitarie delle Marche”. Grazie alla sinergia tra Fondazione FS, Regione Marche e RFI, un treno storico inaugurerà il ripristino della tratta, sospesa dal 13 novembre del 2013 per uno smottamento a Monterosso di Sassoferrato. Nel 2022 sempre RFI, su committenza della Fondazione FS, eseguirà ulteriori lavori per migliorare l’accessibilità turistica delle stazioni e facilitare le manovre dei treni storici al capolinea in vista della ripresa quotidiana della linea. A settembre saranno effettuati viaggi turistici, da Ancona a Pergola, con carrozze tipo “Terrazzini”. Il grande assente sarà il vapore con la storica locomotiva. Per alcuni la speranza è di poterla vedere il prossimo anno dopo i lavori di ammodernamento che verranno fatto in inverno. Soddisfatto il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, che non le manda a dire alle precedenti Giunte regionali: “Questa riapertura è un primo passo fondamentale per la sua piena ripresa anche per il trasporto locale. Con l’assessore regionale Baldelli abbiamo condiviso l’opportunità di lavorare su questa tratta. Era solo una questione di volontà e che dietro alle scuse accampate dalle due Giunte precedenti c’era solo una diversa visione dello sviluppo dell’entroterra, visione miope e sbagliata che dirottava il trasporto locale su gomma”. Per il sindaco di Fabriano “l’obiettivo è quello di arrivare a realizzare quello di cui parliamo dal lontano 2014: la ferrovia Subappenninica che dovrà unire Fano a Civitanova per mettere insieme un territorio con notevoli rilevanze culturali, artistiche, imprenditoriali, nonché 3 città universitarie: Urbino, Camerino e Macerata. In quest’ottica – dice Santarelli – Fabriano rappresenta lo snodo principale consentendo alle aree interne di potersi collegare alla Falconara-Roma”. Altro tema all’ordine del giorno, a Fabriano, la realizzazione del museo nei locali delle Officine delle Ferrovie, per il quale Giancarlo Bonafoni sta combattendo da anni. Proprio lui insieme a Gianni Pesciarelli del comitato per la riattivazione del treno, da tempo, si sta battendo per portare i treni fotografici nella tratta immersa nel verde prendendo come spunto quando fatto con la Transiberiana Sulmona-Isernia.

La linea inaugurata nel 1885, originariamente si estendeva fino ad Urbino (79,4 km) con 13 gallerie, 46 viadotti, oltre a 14 stazioni e 73 case cantoniere. Un percorso terminato nel 1947 quando restò attivo, fino al 2014, solo il tratto Fabriano-Pergola di 32 chilometri in un binario non elettrificato. Ora bisognerà sviluppare un progetto turistico per accogliere visitatori e organizzare una giornata tipo tra arte e cultura nell’entroterra.

Cna

La Cna di Fabriano esprime piena soddisfazione circa le recenti affermazioni dell’Assessore regionale alle Infrastrutture Francesco Baldelli che ha di fatto confermato la prossima riattivazione della linea ferroviaria Fabriano-Pergola con finalità turistiche. L’Assessore ha parlato di investimenti per circa 10 milioni di euro destinati a lavori di ammodernamento della tratta in questione programmati per questo inverno, mentre già tra settembre e ottobre del 2021 il treno dovrebbe effettuare i primi tre viaggi. L’obiettivo è portare il traffico a regime entro la prossima primavera. “Un’ottima notizia per tutto il territorio dell’area montana” prosegue Maurizio Romagnoli, Presidente della Cna fabrianese, “abbiamo scelto come tema del recente Congresso locale proprio lo sviluppo del turismo nell’entroterra e la riattivazione della tratta Fabriano-Pergola va esattamente nella direzione auspicata, vale a dire quella di valorizzare al meglio le straordinarie risorse storiche, paesaggistiche e culturali che circondano e includono i nostri borghi. Ora bisogna lavorare ancor più intensamente e saper far rete con i vari attori del territorio per generare una prospettiva di medio-lungo periodo che vada a concreto beneficio tanto del cittadino quanto dell’imprenditore, non possiamo e non vogliamo perdere questa occasione di sviluppo della nostra area”. Gli fa eco Marco Silvi, referente Cna Area Montana “abbiamo avuto il piacere di ospitare l’Assessore Castelli al Congresso della Cna Provinciale di pochi giorni fa e ovviamente lo abbiamo interrogato sui principali nodi infrastrutturali del nostro entroterra, ci fa molto piacere condividere con la Regione le nostre priorità e poter contribuire insieme a una visione di sviluppo che sappia far emergere le grandi potenzialità di questo splendido territorio. La riattivazione della tratta Fabriano- Pergola rappresenta un lungo passo nella giusta direzione”. Va oltretutto rimarcato come la Cna locale già nel lontano 2008, con l’attuale Direttore Massimiliano Santini, avesse portato all’attenzione nazionale i paradossi di questa “eterna incompiuta” figlia del grave ritardo infrastrutturale della Valle del Sentino. All’epoca, furono raccolte dall’associazione fabrianese guidata da Crinella e Pesciarelli ben 3.000 firme a sostegno del riavvio dei lavori.

Marco Antonini