Olindo Stroppa (FI): “Non svendere l’azienda agraria comunale di Fabriano”
di Olindo Stroppa, consigliere comunale Forza Italia Fabriano
Puntualmente ogni anno ritorna in auge la problematica Agricom, sulla stampa si legge di un sequestro dei beni mobili della società e sui social un rimbalzo di accuse e di responsabilità. Non è più il tempo di diatribe, concordo (anche se distante politicamente), con il collega di opposizione Arteconi. Fabriano versa in una situazione di grave crisi economica, da anni l’azienda Agricom chiude il bilancio con gravi perdite, sicuramente si poteva intervenire allora, non è stato fatto, inutile piangere sul passato. Cerchiamo di trovare la migliore soluzione evitando svendite. Avere una importante azienda agraria in una zona montana dovrebbe essere di stimolo per farne un centro di ricerca, in collaborazione con gli istituti e le facoltà agrarie, per una green economia basata sullo sviluppo e valorizzazione di razze, vitigni, frutta e sementi tipiche e autoctone delle zone montane che possano dare uno sviluppo di qualità ad un mercato di nicchia di prodotti tipici locali. Si potrebbero creare posti di lavoro e valorizzare un turismo enogastronomico, le nostre zone non permettono produzioni a larga scala di prodotti agricoli, dobbiamo puntare sulle nostre specialità.
Negli anni 60 l’industrializzazione ha rubato braccia all’agricoltura, oggi non è pensabile che la stessa possa sostituirla. Sono convinto che avere una importante azienda agraria comunale che svolga lavoro di ricerca e valorizzazione dei prodotti tipici del territorio, in collaborazione con gli istituti le università di agraria, possa essere di aiuto a tutta la zona montana e farebbe di Fabriano un punto di riferimento per l’entroterra. Sicuramente creerebbe interessi per giovani imprenditori che volessero investire in aziende agrarie destinate ad un mercato di nicchia di prodotti tipici che non subirebbero la concorrenza degli emergenti canali di vendita on line. Potrebbero contare nell’azienda comunale il punto di riferimento per lo sviluppo, la ricerca e la consulenza per nuovi sviluppi commerciali. Il mio appello è quello di non svendere ma di cercare, abbandonando le risse politiche, quella che può esser la migliore soluzione per fare dell’Agricom un’eccellenza del territorio montano a sostegno dei cittadini. Forse sogno ma i sogni se si vuole si possono realizzare.