CHE SOLUZIONI PER GLI ALUNNI DELLA MARCO POLO

Fabriano – Trovare una soluzione per far iniziare il nuovo anno scolastico in una sede dignitosa. Gli alunni della scuola media Marco Polo al centro del dibattito politico a quasi un mese dalla chiusura del plesso di via Fabbri per problemi strutturali in attesa dei lavori di adeguamento sismico. Dopo il consiglio comunale straordinario richiesto dall’opposizione si pensa a dove trasferire le classi (le terze hanno fatto gli ultimi giorni di lezione al Complesso San Benedetto, in centro, prime e seconde in dad) con la richiesta di coinvolgere anche la Provincia. Per il sindaco, Gabriele Santarelli, le altre ipotesi come l’Istituto superiore Morea, o il Seminario vescovile, l’ex Ufficio di Collocamento o il Sant’Antonio, non vanno bene. “Non esistono – dichiara – perché sono state tutte già sondate ai tempi del trasferimento della scuola media Giovanni Paolo II. Sappiamo già che questi immobili non sono idonei, ognuno per un motivo specifico. L’idea migliore, al momento, è quella dei moduli prefabbricati che è anche la soluzione più rapida da improntare. L’obiettivo è averli a settembre”.

Di pensiero diverso il consigliere comunale Vinicio Arteconi, Associazione Fabriano Progressista. “Durante il consiglio – dichiara – è stata votata una mozione presentata da alcuni consiglieri della maggioranza (Marinucci e Stazi, ndr) che chiedevano di valutare tutte le opzioni possibili per evitare il ricorso ai container per la scuola Marco Polo. Le opposizioni hanno votato compatte a favore (voto finale 14 si 11 no) mettendo il sindaco in minoranza”. Non mancano le polemiche. “Questo vito significa che su un tema per noi prioritario come la scuola – attacca Arteconi – anche tra i consiglieri M5s inizia ad affiorare qualche dubbio sull’operato dell’Amministrazione. La dad e container sono soluzioni per situazioni di grave emergenza e non devono servire a sopperire alle inadempienze di chi dovrebbe garantire il diritto allo studio che non finiscano per discriminare chi versa in condizioni di fragilità”. Rincara la dose Andrea Giombi, Fabriano Progressista: “Siamo a giugno e l’Amministrazione non sa dove mandare gli studenti. I ragazzi non possono finire dentro dei moduli abitativi. I lavori per la Marco Polo sono finanziati dal Ministero”.

La replica del sindaco Santarelli

“Dopo il consiglio monotematico sulla Marco Polo si evince che come al solito le spiegazioni non interessano e non vengono ascoltate e si continua a strumentalizzare e a fare demagogia sulla pelle dei cittadini. Leggo che il Consigliere dell’Associazione Fabriano Progressista ritiene l’eventuale ricorso a una scuola realizzata con moduli temporanei una sorta di aberrazione. Dice che il ricorso a questa soluzione dovrebbe avvenire solo in casi di estrema emergenza. Evidentemente per lui questa che stiamo affrontando non rappresenta una emergenza. Oltretutto questa affermazione viene da chi durante il Consiglio è riuscito a portare due proposte come soluzione: i locali dell’Unione Montana, dove evidentemente non ha mai messo piede, e una capannone industriale da riadattare. Avete letto bene: ha proposto di cercare un capannone inutilizzato da riadattare a scuola. Per cui i moduli temporanei che vengono utilizzati ovunque, basterebbe allargare lo sguardo al di la delle gallerie, sono una sorta di insulto alla dignità degli studenti, mentre un capannone industriale, da riadattare in 3 mesi, sarebbe la soluzione perfetta. Un’altra soluzione proposta in Consiglio? Quella del PD: capire se alcune classi possano essere portate al Morea. Alcune classi. E le altre? E la segreteria? E i laboratori? E le aule di sostegno? Ecco. Queste sono state le proposte geniali che sono stati in grado e hanno avuto il coraggio di portare in Consiglio Comunale. Dopo tanto clamore, dopo tanto blaterare, dopo tante accuse lanciate: una fabbrica, un immobile inidoneo, e una soluzione per “alcune” classi. Con la demagogia non si va da nessuna parte, Noi continuiamo a lavorare seriamente per far avere agli studenti una soluzione adeguata pronta il prima possibile. Questo è ad oggi la priorità. Appena risolto questo torneremo a parlare della relazione del 2008 che ho scovato pochi giorni fa nei cassetti e nella quale era scritto nero su bianco che la scuola non era adeguata nemmeno alla normativa del 2003. Relazione fatta, pagata e nascosta per non dover affrontare i problemi che stiamo affrontando noi ora. Prima si faceva così: la relazione del palazzetto diceva che era necessario e urgente fare manutenzione e non si è mai fatta, la relazione della scuola diceva che la struttura era inadeguata e si è fatto finta di niente. E ora a noi ci accusano di aver chiuso entrambi le strutture. Questa è gente pericolosa”. C0sì il sindaco, Gabriele Santarelli.

Marco Antonini