ELICA – LE PRIME REAZIONI POLITICHE DOPO LA MANIFESTAZIONE

Fabriano – “Basta delocalizzazioni, non chiudete Fabriano, +Italia -Polonia – Lavoro”. La scritta campeggia su uno striscione in testa alla manifestazione di protesta, partita questa mattina a Fabriano, organizzata dal Coordinamento sindacale di Elica. Presenti, con bandiere delle varie sigle sindacali, oltre 300 operai e non solo della multinazionale fabrianese leader mondiale nel settore delle cappe aspiranti che ha annunciato un piano strategico che prevede esuberi, delocalizzazioni e la chiusura del sito produttivo di Cerreto D’Esi. Accanto a loro, altre tute blu di Whirlpool, Indelfab, Electrolux, Faber e dell’indotto del distretto economico di Fabriano. Le prime reazioni politiche arrivate in redazione.

Olindo Stroppa: “La crisi nel nostro territorio”

Le politiche italiane degli ultimi anni hanno penalizzato le industrie e le iniziative private. Considerandole un bancomat dove attingere fondi. Negli ultimi decenni è aumentateo a dismisura il debito pubblico creando attività non indispensabili, (basti pensare ai vari enti inutili). Questo ha portato ad un aumento smisurato della spesa pubblica che ha costretto negli anni ad un aumento della tassazione. La globalizzazione ha messo in concorrenza le nostre aziende con strutture aziendali straniere che godono di agevolazioni fiscali. Tutto questo rendono le nostre aziende in una condizione svantaggiosa e quindi fuori mercato. Faccio un esempio della mia esperienza lavorativa. 25 anni fa la multinazionale con la quale lavoravo chiuse la produzione ad Aprilia di alcuni prodotti che venivano distribuiti in tutta Europa, per delocalizzarla in Irlanda perché in quel paese la tassazione era del 30% e quindi il costo del lavoro era nettamente inferiore rispetto a quello italiano. Oggi questo sta avvenendo per molte aziende con sede in Italia, Di esempi be abbiamo a volontà. Urge una politica fiscale che incentivi le aziende a rimanere nel territorio nazionale, una riforma della giustizia che sia più snella anche nei contenziosi aziendali, una riforma fiscale che incentivi per chi vuole investire nelle zone di maggiore crisi, snellire la burocrazia che ingessa per lunghi periodi la realizzazione di attività produttive. Questi sono i punti sui quali dobbiamo lottare, uniti senza divisioni partitiche, tutto il resto sono inutili passerelle.

Romagnoli, M5s: “Sfregio al territorio irricevibile”

“La manifestazione di oggi dei lavoratori Elica a Fabriano è un triste film che si ripete. Una multinazionale che aveva fatto degli investimenti sul territorio il proprio vanto, una mattina si è svegliata decidendo di fare armi e bagagli e portare una fetta consistente delle produzioni in Polonia. Un ennesimo sfregio inaccettabile per il territorio del fabrianese e per le Marche in generale. Se però continuiamo con le solite ricette degli ultimi vent’anni, queste pessime vicende di delocalizzazione sono destinate a susseguirsi ancora. E’ necessario lavorare a tutti i livelli per premiare chi decide di rilanciare le produzioni in Italia, investendo anche su know how e capitale umano. In Elica ci sono famiglie con figli dove rischiano di perdere il lavoro sia il marito che la moglie: un disastro sociale conclamato. Con la viceministra Alessandra Todde stiamo cercando di fare il possibile per dare a queste famiglie tutte le garanzie in termini di ammortizzatori sociali, ma è necessario lavorare in maniera più strutturale per far sì che certi casi non si ripetano. Se col dl Dignità si è dato un forte disincentivo alle aziende che prendono e scappano, ora è fondamentale agevolare chi investe e chi crea ricchezza e competenze sul territorio. Siamo a un punto di non ritorno, bisogna lavorare in questa direzione o sarà troppo tardi”. Così in una nota Sergio Romagnoli, senatore marchigiano del M5s.

Marinelli (Lega): “Con i lavoratori di Fabriano”

“La Lega da sempre sostiene i lavoratori difendendone i diritti e anche stavolta stiamo facendo tutto il possibile al governo nazionale e regionale per tutelare posti di lavoro e produzioni made in Italy – commentano il capogruppo Renzo Marinelli e i consiglieri Antonini, Bilò, Biondi, Cancellieri, Menghi e Serfilippi intervenuti oggi alla manifestazione di Fabriano (assente Marinangeli per impegni istituzionali) – Il nostro vicesegretario nazionale Giancarlo Giorgetti, che guida il Ministero dello Sviluppo Economico, ci sta supportando in questo percorso per quanto di competenza del suo dicastero e i nostri parlamentari si sono già attivati per riportare al centro delle politiche economiche nazionali una nuova fiscalità che salvaguardi aziende e lavoratori e restituisca competitività alla nostra economia e benessere alle famiglie e ai territori delle aree interne”.

Galli: “Basta delocalizzazioni”
“Come Giovani Democratici ci auguriamo con tutto il cuore che la politica e le istituzioni prendano sul serio la situazione dell’Elica. Siamo davvero stanchi di queste delocalizzazioni che uccidono il tessuto produttivo dei territori e lasciano senza lavoro tante persone con delle responsabilità verso le proprie famiglie. Siamo dalla parte dei lavoratori e delle rappresentanze sindacali senza se e senza ma”. Così Alessandro Galli, segretario Giovani Democratici Fabriano.

m.a.