ELICA, “SALVAGUARDARE IL GRUPPO”. PARLA L’AMMINISTRATORE DELEGATO
Ancona – Elica ha illustrato oggi al Presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, agli Assessori al lavoro e all’industria e alla cultura, Stefano Aguzzi, Mirco Carloni e Giorgia Latini, il piano industriale 2021-2023 che prevede la riorganizzazione del footprint industriale dell’area Cooking Italia.
La nota dell’azienda
L’azienda si è sempre distinta per la sua disponibilità al dialogo anche di fronte a situazioni difficili. Da subito, quindi, ha accettato di aderire al tavolo di confronto promosso dalla Regione Marche; è stata l’occasione per illustrare alle Istituzioni le motivazioni che sono alla base della scelta aziendale, purtroppo dolorosa, ma assolutamente necessaria per salvaguardare il futuro e la stabilità del Gruppo. L’azienda è diventata leader a livello internazionale anche grazie a scelte coraggiose operate in passato che le hanno consentito di mantenere la propria posizione di leadership negli scenari globali. Elica anche oggi è convinta di trovarsi davanti ad una situazione che impone lungimiranza e capacità di visione futura, con l’obiettivo fondamentale di salvaguardare il Gruppo e il mantenimento dell’occupazione sul territorio, che ricordiamo è attualmente di 1094 persone nella sola provincia di Ancona. La soluzione al problema del sovradimensionamento occupazionale è fondamentale per preservare i restanti posti di lavoro a livello locale.
Vorremmo ricordare che Elica è rimasta l’unica impresa produttrice di cappe aspiranti con una storia tutta italiana in un territorio, quello del fabrianese, che ha visto negli anni cessioni piuttosto che fallimenti. Da sottolineare inoltre che i principali competitors di Elica hanno già da tempo delocalizzato gran parte della loro produzione.
Durante l’incontro Elica ha ribadito l’impegno a gestire l’impatto occupazionale mediante lo studio di tutte le soluzioni sociali e gli strumenti disponibili definiti di concerto con le Organizzazioni Sindacali, le parti sociali e gli organi istituzionali.
“La perdita di competitività nel settore B2B, il fatto che i nostri competitors abbiano già delocalizzato le produzioni, l’insostenibile perdita di profittabilità nell’area Cooking Italia, rendono questo piano seppur doloroso, inevitabile. L’alternativa è aggiungere anche il nostro nome tra quelle società del fabrianese che in passato erano aziende e oggi, se non sono fallite, si sono trasformate in piccoli stabilimenti ristrutturati di qualche gruppo straniero. Non è il futuro che vogliamo per Elica”. – Ha commentato Giulio Cocci, Amministratore Delegato di Elica.