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UN ECOGRAFO PER RICORDARE GABRIELE BATTISTONI – LA DONAZIONE

Fabriano – “SonoSite SII” ecografo portatile, robusto, tecnologicamente avanzato, facile da disinfettare e con la possibilità di utilizzarlo in più ambienti ospedalieri, ma anche in una abitazione per la facilità di spostamento, di agevole utilizzo grazie ad una interfaccia intuitiva ed intelligente: costo 20 mila euro, è stato donato alla Unità Operativa Oncologica dell’Engles Profili. Il prezioso macchinario, che verrà utilizzato anche per garantire l’assistenza oncologica domiciliare è stato presentato nella sede del Cavallo Pazzo Restaurant, da Simone Chiodi e Fabrizio Palanca dell’impresa di catering e ristorazione Ristorart, dal direttore dell’Area Vasta 2, Guidi, dal direttore del Dipartimento Medicina-Oncologia, Rosa Rita Silva, dal responsabile del Picc team, Graziani e dagli altri componenti della divisione Oncologica Silvia Chiorrini e Loredana Bonifazi, dai presidenti della Associazione Oncologica, Giorgio Saitta, e “Noi come Prima” Gianna Catufi, alla presenza della famiglia di Gabriele Battistoni, deceduto pochi mesi fa a causa di una terribile malattia: il papa Gianfranco, la mamma Paola Prosperi e la moglie Valentina Greci.

Toccanti i momenti della conferenza stampa durante cui la famiglia di Gabriele ha subito rievocato il felice traguardo: “Prendete un ragazzo pieno di voglia di vivere come Gabriele. Aggiungete l’8 ottobre, la data del suo compleanno. Immaginate di volergli fare un regalo che gli possa far piacere, ossia lasciare sorrisi dappertutto e voglia di farcela, soprattutto in oncologia. Oggi questo suo desiderio s’è realizzato”. Quindi obiettivo raggiunto passando dalla decisione inziale del cambio di destinazione dei fondi non più per comperare un evoluto strumento in grado di ridurre la caduta dei capelli successiva ai cicli di chemioterapia (un casco refrigerante già donato dalla Fondazione Carifac che quindi il reparto ha già) ma un ecografo vascolare portatile, dotato di sonda vascolare e addominale per consentire l’impianto Picc, dispositivi per gli accessi venosi e paracentesi addominale in ambiente intraospedaliero e domiciliare.

“L’ecografo vascolare” ha spiegato la Silva, ed il direttore Guidi ne ha ribadito le caratteristiche tra tutte le altre anche quella “di assicurare vicinanza e accresciuta umanità all’assistito” è indispensabile nella pratica di posizionamento dei Picc, dispositivo costituito da un catetere di materiale bio compatibile da inserire in vena per favorire la somministrazione dei farmaci chemioterapici prevenendo, tra le altre cose, lo stravaso degli stessi medicinali.” Per altro, nella Unità Operativa Oncologica, dove è allestito anche un ambulatorio dedicato a Gabriele e verrà subito posto in servizio l’ecografo, evitando così ai malati oncologici del territorio fabrianese di recarsi fuori sede per espletare tali procedure, inoltre la metodica dell’ecografo ha trasformato i Picc in un nuovo dispositivo di accesso venoso con più ampie indicazioni, più lunga durata, minore incidenza di complicanze e maggiore tollerabilità da parte dei pazienti. “Mai avremmo immaginato un tale successo” è l’assunto più volte ripetuto dagli interlocutori dei cronisti. “Proprio questo – sono parole di Simone Chiodi, amico di Gabriele – il motivo per cui abbiamo cambiato la destinazione dei fondi per il nostro reparto di oncologia. Pieni di entusiasmo nel vedere una grandissima partecipazione all’evento, abbiamo riflettuto con i medici su come destinare una cifra così importante e ci siamo dati il permesso di sognare in grande. Ci siamo chiesti come utilizzare la somma raccolta prima di incontrare la dottoressa Silva e in questo lasso di tempo l’importo della raccolta lievitava da 2000 euro iniziali si è passati a 4000 poi a 6000 fino agli attuali 20 mila: immensa generosità fatta da tantissimi cittadini che hanno davvero dimostrato il rifiorire del desiderio di poter donare qualcosa d’importante all’ospedale di Fabriano. Così l’incasso della cena solidale, che ovviamente non s’è potuta tenere per l’epidemia in corso, convogliata comunque in viva ed intensa generosità s’è (Simone e Fabriano hanno elogiato per il totale impegno dell’l’intero staff di lavoratori del Ristorat e Cavallo Pazzo ndr) tramutata in una ampia testimonianza dell’affetto nei confronti di un ragazzo scomparso troppo presto e del nostro nosocomio”.

Questo significa – ha sottolineato la dottoressa Silva – dare ai malati del nostro territorio la possibilità di mettere il PICC a Fabriano – e ancora – il PICC, per il quale oggi abbiamo raggiunto la costituzione del Picc Team, è un amico ed un aiuto incredibile per chi deve fare terapie oncologiche di lunga durata, perché salvaguardia le vene del malato evitando di bucarle continuamente per mesi. Ci sono tanti altri lati positivi ma per ora, la cosa importante, è che tutti sappiano che stiamo realizzando un sogno. L’ecografo – ha commentato Saitta – è un apparecchio di estrema qualità davvero straordinario che oltre alle sue innumerevoli possibilità di utilizzo permettono di fare in sicurezza diversi interventi importanti”. (c. s.  d.g.)