“NUMERI PREOCCUPANTI, SOGLIA DI ATTENZIONE E’ MASSIMA”

Fabriano – Emergenza covid. Non c’è solo il focolaio presso la casa di riposo di Santa Caterina a Fabriano con 42 contagiati su 55 (tre ricoverati in ospedale), ma anche un cluster al momento con 7 positivi su 17 nel centro residenziale per disabili, la Buona Novella. Il direttore di Area Vasta 2, Giovanni Guidi: “Numeri preoccupati, la soglia di attenzione è massima. Alla Buona Novella ci stiamo muovendo considerando tutti come positivi, a prescindere dall’esito dei tamponi. Al momento sono asintomatici: sono tutti in isolamento in camera. C’è distanziamento massimo e presenza costante dell’Usca”. Il sindaco, Gabriele Santarelli, e la consigliera regionale M5s, Simona Lupini: “Chiediamo l’intervento urgente del Presidente, Francesco Acquaroli, e l’immediata attivazione di un tavolo d’emergenza tra Regione, Asur e sindaco. Allo stato attuale manca totalmente un momento di confronto e le decisioni fin qui intraprese non vengono mai concertate. Auspichiamo un cambio di atteggiamento anche rispetto alla passata Amministrazione”. Nella città della carta, con circa 70 persone attualmente positive, c’è preoccupazione.

Il direttore di Area Vasta 2 spiega: “Nella casa di riposo di Santa Caterina c’è un monitoraggio costante. È stato sanificato tutto il piano terra e implementata la dotazione di saturimetri, oltre ad aver identificato e rafforzato i percorsi sporco-pulito per vestizione e svestizione degli operatori”. Fabriano rischia di divenire “zona rossa”? “Per adesso la situazione la giudichiamo sotto controllo, ma c’è massima attenzione”, aggiunge Guidi. L’attenzione, quindi, si sposta tutta sul Profili, confermato, dalla regione, ospedale no-Covid. “Ci stiamo attrezzando per implementare gli spazi davanti al Pronto soccorso (e anche a Jesi e Senigallia) per aumentare i posti letto per le osservazioni brevi con container fino a 8 posti” anticipa il direttore. L’auspicio è la riapertura quanto prima dell’area grigia (3 i posti attualmente attivi in pronto soccorso) sperando di non dover ritrasferire l’Hospice. Nei reparti, comunque, sono attive delle micro zone grigie. Intanto si fa strada l’ipotesi di una riduzione o una sospensione delle attività chirurgiche ambulatoriale e Day Surgery, salvaguardando gli interventi in classe A, urgenti e oncologici. Da ieri, 28 ottobre, segnaliamo che ha riaperto la scuola dell’infanzia “Piazza Miliani” dopo il caso di positività di un’operatrice. I bambini che hanno fatto il tampone, esito negativo, sono tornati a scuola. Chi non lo ha fatto potrà rientrare da domani, con certificato di fine quarantena.

Didattica a distanza

Nelle Marche didattica digitale integrata, complementare alla didattica in presenza, per il 75% delle attività delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado. Di conseguenza, presenza giornaliera negli istituti contenuta nel 25% del numero di studenti. Lo fa sapere l’Ufficio scolastico regionale. Il Tavolo operativo istituito dall’Usr detta le indicazioni operative dopo le decisioni assunte con il Dpcm del 24 ottobre per arginare la nuova crescita della pandemia Covid-19. Il tavolo, composto da rappresentanti degli assessorati regionali all’istruzione, salute e trasporti, della Protezione civile e di Upi e Anci, ha, in particolare, ribadito che la didattica in presenza dovrà essere svolta con attenzione prioritaria agli alunni diversamente abili o con bisogni educativi speciali e a quelli che abbiano difficoltà di collegamento alla rete dal proprio domicilio. Confermati i normali orari di ingresso e uscita concordati nelle intese definite con il sistema del trasporto pubblico locale. (Ansa)

Commercio

Tavole apparecchiate ai piedi del monumento ai Caduti di Ancona e operatori di settore tutti a terra, ciascuno con in mano un cartello rappresentativo, “come a terra sono le attività”. Si è svolto in maniera pacifica e ordinata il flash mob indetto dalla Fipe Confcommercio Marche al Passetto di Ancona, una location rimasta segreta fino a poco prima dell’inizio per evitare infiltrazioni di frange estremiste. La tromba con il suono del silenzio ha aperto la manifestazione, che si è chiusa con l’inno di Mameli. Cinquanta tra baristi, cuochi, pasticceri, operatori di discoteche, sommelier, si sono seduti lungo le scale del monumento. “È una iniziativa per dimostrare in maniera rispettosa e silenziosa – ha detto all’Ansa Massimiliano Polacco, direttore Confcommercio Marche – cosa sta accadendo alle attività, colpite nel profondo e nella dignità”. “Siamo a terra moralmente e fisicamente” ha osservato Moreno Cedroni, chef stellato in rappresentanza della Fipe. “Nei pubblici esercizi delle Marche – ha aggiunto – 14mila donne e 10mila uomini, tante famiglie. Siamo a terra ma non ci arrendiamo. Noi vogliamo lavorare. Chiudere alle 18 è una mazzata per il servizio serale”.