ELICA, VERTICE CON I SINDACATI

A cura delle Segreterie Territoriali di FIM FIOM UILM e RSU degli stabilimenti di Castelfidardo, Cerreto d’Esi e Mergo

Nell’incontro dell’8 ottobre 2020 tra il Management del gruppo ELICA, le OOSS territoriali, le RSU
degli stabilimenti di Mergo, Cerreto d’Esi e Castelfidardo, si è cercato di far chiarezza sulla
riorganizzazione che la multinazionale fabrianese sta implementando per affrontare l’imminente
futuro.

La situazione di mercato descritta dall’azienda risulta molto complicata anche se, almeno in questa fase,
leggermente migliore del previsto, soprattutto grazie ad improvvise impennate dei mercati.
La necessità di procedere a tagli di costi fissi va nella direzione di tenere dentro il perimetro aziendale
esclusivamente ciò che viene ritenuto, in maniera unilaterale, indispensabile, a cominciare dalle scelte
fatte nella Corporate di Fabriano, con il taglio di parti importanti di funzioni essenziali come il
marketing, la logistica e l’area ricerca e sviluppo.

Anche il nuovo assetto organizzativo che si è dato l’azienda, con la divisione in due unità di business, va
in questa direzione: siamo quindi in presenza, a nostro avviso di una vera e propria ristrutturazione
Le ragioni strettamente finanziarie e di conto economico, devono assolutamente trovare un punto di
congiungimento con le esigenze sociali, con quelle delle persone che lavorano e del territorio tutto, a
partire dall’area fabrianese, che ancora una volta è quella che paga in termini di occupazione le scelte
organizzative, a tutta la provincia di Ancona.

Dopo oltre un decennio di mancanza strutturale di volumi che ha portato le fabbriche a lavorare ad
orario ridotto del 25%, attraverso i contratti di solidarietà, ha portato ad affrontare 4 procedure di
mobilità che hanno causato la fuoriuscita ( volontaria ed incentivata ) di oltre 600 persone, si è tornati
finalmente alla piena occupazione di tutti gli stabilimenti e questo deve diventare strutturale.
E’ indispensabile che le scelte vadano nella salvaguardia dell’occupazione nel suo complesso sul
territorio, e nel mantenimento della centralità dello stesso nelle strategie della multinazionale, senza
disperdere le competenze industriali, commerciali, di innovazione che, anzi, devono essere il punto di
ripartenza.

Le Rappresentanze sindacali territoriali e aziendali ritengono fondamentale la condivisione dei percorsi
per la gestione della futura difficile fase, dove il lavoro costituirà di punto di tenuta sociale e civile dei
territori e del Paese tutto.

Su questo accogliamo positivamente la dichiarazione dell’azienda di non voler gestire alcuna situazione
e posizione ad oggi ancora in essere, in maniera coatta ed unilaterale, condividendone invece la gestione,
con la consapevolezza che si può anche partire da priorità diverse.

In questi giorni saranno convocate le assemblee con il seguente calendario: venerdì 09/10/2020
stabilimento di Mergo; lunedì 12/10/2020 stabilimento di Cerreto d’Esi; mercoledì 14/10/2020
stabilimento di Castelfidardo e stabilimento di Fabriano/ Corporate.

Qui Whirlpool

Oggi sciopero di 2 ore a fine turno per il rinnovo del contratto nazionale e contro le posizioni di Federmeccanica nello stabilimento Whirlpool di Melano e nello stabilimenti Elica di Mergo. Il 22 ottobre, alle ore 10,30, in video conferenza, è convocato il tavolo Whirlpool al Mise.