SALVARE IL PATRIMONIO STORICO DI FABRIANO

di Marco Antonini

Fabriano – Nei giorni scorsi sono iniziati i lavori di restauro e risanamento conservativo in un luogo storico di Fabriano, la chiesetta di San Claudio, la più antica della città. Si trova in via Santa Caterina. I proprietari hanno dato il via a una serie di lavori che sono stati accolti con entusiasmo dalla cittadinanza. “Fortunatamente ancora esiste – dice Olindo Stroppa, Forza Italia – chi ama Fabriano e le sue preziose memorie storiche. Mi sento in dovere di ringraziare i proprietari della chiesetta di San Claudio che hanno iniziato a loro spese i lavori in questo gioiello della nostra città da molti sconosciuto. Speriamo che la stessa cosa accada anche per altri siti come la chiesa del Crocifisso e la chiesa della Madonna di Loreto“. La chiesa Madonna di Loreto, di proprietà della Cattedrale, è chiusa dagli anni ’80. Poi i terremoti del 1997 e 2016 hanno dato il colpo di grazia. Con i fondi dell’otto per mille è stato fatto un primo intervento di messa in sicurezza. Ora si attendono altri finanziamenti legati al terremoto per sistemarla. Servono, almeno, 300mila euro. Si attendono notizie dalla Soprintendenza, invece, per quanto riguarda la chiesa del Crocifisso, via Fontanelle (foto).

La Chiesetta di San Claudio – di Fabriano Storica 

Forse è la più antica chiesa di Fabriano tuttora esistente, o almeno coeva di San Venanzio come attesta un documento del 1203 nell’archivio della Cattedrale in cui del castrum originario si riportano i nomi delle chiese di Santa Maria de castello o castri veteri, San Giorgio, San Claudio. Solo quest’ultima sta ancora a testimoniare il fervore religioso dei primi abitanti di Fabriano e la sua lunga storia è percorribile attraverso i pochi documenti esistenti. Nel XIII e XIV secolo San Claudio viene menzionato per lasciti testamentari (Archivio della Cattedrale), è citato in un documento del 1237 nell’Archivio di San Nicolò e nel XIV secolo ne fu a lungo rettore D. Jacobo come si desume dalle carte di San Vittore delle Chiuse del 1310. Già sotto il patronato della nobile famiglia Guarini S.Claudio dipendeva da S.Venanzio. Nel 1864 passò ai marchesi Honorati di Jesi e poi ai Benigni-Olivieri, attuali proprietari. A metà ‘800 era ancora officiata, ma in seguito divenne un magazzino. Attualmente restano i saldi muri perimetrali, il piccolo campanile d’angolo, il grazioso portale gotico, ma il tetto è crollato. Non sappiamo se al suo interno ancora esistano la pila battesimale e la colonna romana che la sosteneva.