LUTTO A FABRIANO, E’ MORTO PINO FALZETTI
di Marco Antonini
Fabriano – E’ morto a 71 anni Giuseppe Falzetti, per tutta Fabriano “Pino”. Anima de “I viaggi del Gentile” con sede presso la Stazione ferroviaria, giornalista da sempre – per moltissimi anni ha diretto il giornale “Il Progresso”, politico, più volte consigliere comunale, assessore, per breve tempo, nella Giunta Santini, candidato sindaco con lista civica “Fabriano nel cuore” nel 2007. La città della carta perde un illustre concittadino. Il decesso è avvenuto ieri sera, venerdì 26 giugno, per colpa della malattia. Lascia nel dolore la moglie, la figlia, i parenti tutti. Le esequie avranno luogo lunedì 29 giugno alle ore 11, muovendo dall’ospedale Profili, dove è deceduto, per la chiesa Cattedrale di San Venanzio. Dopo il rito esequiale la sepoltura nel cimitero di Santa Maria. La famiglia non chiede fiori, in segno di lutto, ma offerte all’Airc, Fondazione per la ricerca sul cancro.
Ex ferroviere e capostazione in pensione, ha seguito e amato, con particolare attenzione, tutto il mondo dei trasporti pubblici difendendo e combattendo per il potenziamento e il mantenimento dei servizi presso la Stazione di Fabriano. Proprio qui ha sede l’agenzia “I viaggi del Gentile”. Lo staff lo ricorda così: “La notizia che non avremmo mai voluto dare, che ti colpisce in piena serata e ti lascia nello sconforto. E’ venuto a mancare il “nostro” e “vostro” Giuseppe, ma che tutti chiamavano Pino. Il tuo entusiasmo e lo spirito vitale che hai spigionato continuerà a sostenerci e a farci andare avanti come avresti voluto Tu. Ti vogliamo ricordare cosi… sempre in viaggio, sempre attento e disponibile alle esigenze di chiunque …..una “grande persona”.
Consigliere comunale del Pci, ha dato tanto alla città. Lo storico Galliano Crinella lo descrive con queste parole sui social: “Pino era un uomo limpido, ironico, integro, sincero, in un tempo di voltagabbana e ‘piegatori’ di schiena di professione, coerente nei suoi ideali, nella fede politica di famiglia, con il mitico babbo Angelo, che conobbi capostazione delle Ferrovie a Monterosso di Sassoferrato negli anni liceali. Una perdita per la città di Fabriano e per il territorio”.
Anche il Dopolavoro Ferroviario di Fabriano ringrazia Falzetti. “Lo ricorderemo con orgoglio – dice il presidente, Giancarlo Bonafoni – per i suoi grandi pregi. E’ stato nostro collega di prestigio come capostazione (Dirigente Centrale Operativo), si è speso per la collettività come Consigliere comunale, come guida nel settore turistico. Era di versatile ingegno, donava amicizia a profusione nei vari contesti con le sue simpatiche battute intelligenti coronate dalla sua particolare risata”. Tanti i pensieri scritti su Facebook. Lo storico Francesco Fantini ricorda: “Ultimamente ci si era confrontati molto vista la grande passione per la storia, i viaggi e la conoscenza del mondo. Non era facile trovare una persona così in una città molto spesso arida e limitata al proprio orticello. Mi dispiace davvero molto, persona genuina, schietta che sapeva osservare”.
Gianpietro Simonetti scrive: “Pino Falzetti se ne è andato e non posso crederci. Il direttore del Progresso con cui ho passato mille sere a chiudere quel giornale di volontari e appassionati imprecando contro i ritardatari e contro il tempo; il compagno lieve e laico che di fronte alle mie eresie scuoteva il capo con una immensa e baritonale risata; il figlio di Angelo e Assunta, indimenticabili eroi della mia infanzia all’Albergo Italia e della mia adolescenza di giovane comunista; il ciclista democratico della Petruio, il viaggiatore chiassoso, il ferroviere tutto storie e aneddoti come solo nelle vecchie stazioni , il buongustaio e sommelier che avevo ritrovato negli ultimi anni per qualche robusta e gaudente bicchierata. Ti ho voluto un gran bene Pino ed è sempre più difficile salutare le tante persone buone del mio piccolo mondo antico che se ne va. Salutami Angelo e Assunta che ti stanno aspettando e anche mio padre”.
L’imprenditore Francesco Casoli: “Giorno triste per Fabriano che perde un esponente della propria classe dirigente che si è sempre distinto per il suo impegno civile, per le sue battaglie di giustizia sociale e di libertà. Ricordiamo anche suo padre Angelo; non dobbiamo dimenticare che la famiglia Falzetti ha dato tanto alla vita repubblicana della nostra città”.