LUCA BIANCHI E LE API, INNOVATIVO PROGETTO DELL’ISTITUTO ZOOPROFILATTICO

Fabriano – Il progetto specialistico quanto autorevole è iniziato il Primo maggio 2020 e prosegue in proficua cooperazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche. Struttura, questa ultima, di grande prestigio che da sempre persegue la politica della Qualità per l’espletamento di attività analitiche, consulenziali e formazione. Pertanto i soggetti ai quali l’IZS dell’Umbria e Marche si rivolge per sviluppare ed elaborare le sue qualificate attività devono essere di pari livello. Luca Bianchi, giovane imprenditore Fabrianese con la passione e l’amore per la sua terra è stato selezionato tra quindici apicoltori nella regione Marche, tre per provincia, uno per la zona costiera, uno per quella collinare e un altro per l’area montana e per provincia di Ancona. “Attraverso un apparecchio che monitora peso, umidità, intensità sonora dell’alveare – ci spiega quest’ultimo – si riescono ad avere quotidianamente tali dati e monitorare l’andamento della famiglia, una famiglia campione dell’apiario”. A cosa servono questi dati? “In concomitanza con l’impegno dell’apicoltore a reperire altri dati, a tenere sotto controllo le infestazioni, patologie delle api e quant’altro. E’ al tempo stesso un servizio ed un progetto ponderoso quanto oneroso”.

Ci chiarisca il perché? “Iniziamo dal servizio, che viene messo a disposizione di tutti gli apicoltori, professionisti e hobbisti, i quali possono far tesoro di tali dati e capire se è il caso di agire con trattamenti, effettuare un raccolto e cose simili. Ecco perché il progetto è oneroso, in quanto richiede una grandissima collaborazione del tutto gratuita per reperire tali dati e farli avere all’istituto. E’ fondamentale – sottolinea Bianchi – tenere sotto controllo certi dati, perchè solo in base a degli studi specifici e all’impegno di tutti gli apicoltori, ma anche di tutti i cittadini, si può cercare di garantire una certa salute alle api, in modo tale da preservare questo ambiente puro e incontaminato, come è il territorio fabrianese”.

Luca Bianchi, è stato uno dei protagonisti del Salone dell’Artigianato e festival delle arti e dei mestieri, già i mestieri “Da ciò che è stato per me un gioco” ci risponde mentre ci accompagna nella sua azienda, mostrandoci orgogliosamente i suoi appezzamenti di terreno messi a coltivazione biologica “fin da quando ero bambino e andavo in campagna con mio nonno, ne sto facendo l’attività professionale che mi sta dando non poche soddisfazioni”. A riprova, se mai c’è ne fosse bisogno, che l’idea giusta per crearsi un mercato, impegno, tanto per attuare al meglio il suo progetto imprenditoriale, quindi perseveranza e un bel pizzico di creatività, costituiscono gli ingredienti basilari per trasformarsi, pur giovanissimo, in un imprenditore di successo: i suoi prodotti sono richiestissimi a Milano come a Roma e come in altre parti del Bel Paese. Tutto iniziò nel 2014 quando un suo amico, iniziò a parlargli delle api e del mondo fantastico che è racchiuso dentro l’alveare. Preso dalla curiosità, intraprese ad informarsi e conoscere questo mondo. Di lì a poco, arrivarono le prime 2 casette di api. Ora, sono diventate 120! Nel 2016 rileva l’azienda della nonna e come si dice in gergo si mette in gioco e appena due anni dopo l’azienda di Luca Bianchi, ottiene il certificato di Biologico.

“Sono in continua crescita, tra varie idee, corsi sull’apicoltura. Purtroppo, in questi ultimi anni, la raccolta del miele è ai minimi storici e l’annata 2018 è stata anomala, in quanto le produzioni sono state molto altalenanti ed a macchia di leopardo. Nella nostra zona però, posso ritenermi soddisfatto per la quantità e la qualità dei prodotti raccolti” e mi risponde “Ho aumentato le tipologie dei mieli, quindi oltre al miele millefiori, acacia e stachys che già venivano prodotti, quest’anno si è raccolto anche il miele di girasole, miele di melata e miele di erba medica. Mentre il miele di girasole e miele di melata sono conosciuti ed apprezzatissimi per le loro caratteristiche, il miele di erba medica è molto raro, difficile da produrre e ricercato. Infatti solo in alcune annate particolari e in determinate condizioni si riesce a raccogliere. L’altro prodotto su cui si è lavorato molto, considerato da molti il cibo del futuro, è il polline. Un alimento ricco di proteine vegetali, che ha anche azione antibatterica e di regolarizzazione dell’intestino. Tale prodotto è poco conosciuto, ma viene sempre di più apprezzato e utilizzato anche dagli sportivi. Quest’anno, poi, ho avuto l’idea di produrre una linea per le colazioni, utilizzando solo miele e frutta secca. Tale accoppiata è molto apprezzata come gusto, ed ha caratteristiche interessanti. Questi prodotti vengono raccolti e prodotti con molta cura ma, essendo una attività artigianale, non si hanno quantità infinite. Piccole produzioni ma ricercate e di altissima qualità, il mio interesse è principalmente solo per chi apprezza e crede in tale metodo di produzione.” Luca non nasconde che “le difficoltà e gli imprevisti sono all’ordine del giorno quando si lavora con la natura, però la passione prevale e si lavora costantemente, dalla primavera all’autunno inoltrato, passo le giornate con la tuta protettiva, tra un apiario e un altro. C’è sempre qualcosa da sistemare, sebbene cerco di creare il miglior habitat possibile per le api, senza intromettermi troppo nella loro organizzazione.”

Nonostante questo, Luca ha già avviato un nuovo progetto. “Oltre ad aumentare la produzione dei prodotti dell’alveare, è quello di produrre, raccogliere e commercializzare i legumi Bio. Infatti l’azienda è già con il certificato biologico, e dal prossimo anno, potremmo vantare di ceci bio, lenticchia bio. Si sta lavorando molto anche sul preservare e moltiplicare una varietà di grano antico, dalle particolari caratteristiche, che gli consentono di essere coltivato in maniera biologica, ed avere un’ottima risposta. La caratteristica del nostro cece – aggiunge – è quella di essere piccolo, quindi cuocere uniformemente, ed avere un ottimo gusto, grazie proprio al terreno su cui nasce di tipo argilloso-calcareo”. Come detto, se pur giovane, è stato facile per Luca, trovare la Sua idea d’imprenditore d’azienda agricola “una su tutte – sono ancora sue parole – cercare l’eccellenza, e a Fabriano abbiamo tutte le potenzialità per farlo, a discapito della quantità. Voglio lavorare seguendo la tradizione. Per me significa associare ad un prodotto antico e storico quale è il miele, le innovazioni e le tecniche tecnologiche, facendo conoscere il prodotto e il mondo dell’apicoltura anche attraverso i social, internet. Ogni miele ha la sua storia, da quelli raccolti ad Argignano, dove è situata l’azienda, a quelli di alta montagna, caratterizzati da fioriture spontanee e con sentori molto aromatici”. In conclusione le ultimissime iniziative di Luca Bianchi che presso la sua Azienda Agricola di Argignano, ha organizzato l’evento “Cittadini di Campagna – sostenibilità fuori le mura”, organizzato dall’Associazione fabrianese Ritratti di Vino ed inserito nel panel ufficiale degli eventi collaterali dell’Annual Meeting delle Città Creative Unesco. Infine, torniamo a febbraio 2020 quando si sono svolte le premiazioni per la miglior birra, durante la fiera “Beer and Food Attraction”. Tra le birre partecipanti, anche una collaborazione totalmente Fabrianese tra le aziende IBeer e Luca Bianchi che ha portato risultati e importanti soddisfazioni. Una birra al miele di melata, unica nella sua categoria, che ha stupito i giudici del concorso premiandola con il primo posto nella sua categoria.

dg