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VESPA CLUB FABRIANO, UN’ALTRA DONAZIONE PER IL PROFILI

Fabriano – “C’è solo una forza motrice che traina tanta determinazione: si chiama locomotore della passione che muove lentamente questo ingranaggio chiamato Vespa Club Fabriano”. Con questa dichiarazione il presidente del Vespa Club, Giorgio D’Ancona, alla presenza di altri soci, ha aperto la cerimonia di consegna di 500 mascherine chirurgiche alla Unità Operativa di Medicina Interna, diretta dal dottor Maicol Onesta. Proprio questo ultimo, chiamando a raccolta la sua equipe di lavoro, dopo aver ricevuto anche una pergamena, una filigrana prodotta dal maestro d’arte Sandro Tiberi e la tessera onoraria di socio del Club, ha ringraziato una realtà cittadina che da anni sta facendo conoscere la nostra storica città in tutta Italia e non certo nuova a più che apprezzabili gesti di generosità verso altre Unità Operativa del Profili. In precedenza il Club aveva donato all’Unità operativa di Oncologia diretta dalla dottoressa Rosa Rita Silva, un televisore e un lettore dvd di ultima generazione, ora a disposizione della sala di attesa e sosta dei degenti del reparto oncologico. Non è tutto, perché Cosimo Alterio, padre di Cristian, anche quest’ultimo socio fondatore del Vespa Club e prematuramente scomparso a causa di un mieloma multiplo, per l’occasione ha voluto donare generosamente quattro moderne e attrezzate poltrone, dove i degenti possono fare in tutta tranquillità e sicurezza la loro cure. “Dico grazie di cuore, anche in nome dell’intera Struttura – ha detto il dottor Onesta – per questa ennesima azione che contribuisce ad incrementare la nostra capacità di offerta dei servizi, in sicurezza per i nostri operatori e ovviamente per i nostri pazienti”. La raccolta fondi, fatta in collaborazione con la Print & Gadget di Fossato, è il frutto del rinvio dovuto all’epidemia in corso, del Raduno Vespa Città di Fabriano 2020 in programma nel mese di aprile.

La situazione all’inizio della Fase 2 al Pronto Soccorso nell’articolo di Marco Antonini: https://www.radiogold.tv/2020/05/06/fase-2-fabriano-al-pronto-soccorso-raddoppiati-gli-accessi

Av2, “Io torno a casa”

Nell’ambito dei percorsi riabilitativi assistenziali in Area Vasta n. 2 è stato avviato un importante ed innovativo progetto che si intitola “IO TORNO A CASA – TELEMEDICINA E RIABILITAZIONE ALL’EPOCA DEL COVID”. Obiettivo principale è favorire il rientro del paziente al proprio domicilio una volta raggiunta la stabilizzazione clinica con guarigione dall’infezione ed il più alto livello possibile di autonomia attraverso strategie atte a recuperare e mantenere le competenze motorie, cognitive e funzionali, a sostenere le abilità residue e tali strategie vengono di volta in volta rafforzate in funzione della risposta del paziente. Il percorso si articola nel seguente modo: la riabilitazione interviene nella fase acuta (area semintensiva e di degenza ordinaria), nella fase post acuzie – post critica e nella fase degli esiti (le varie fasi esprimono setting diversi e modalità di trattamento relativo al bisogno emergente). Durante la fase acuta dell’infezione all’interno delle UUOO ospedaliere Covid+, semintensiva e degenza ordinaria, il riabilitatore, a seconda dello stato clinico del paziente, collabora dapprima al corretto posizionamento dello stesso e alle variazioni di postura, quindi provvede alla iniziale mobilizzazione e ai trasferimenti fino alla riattivazione motoria, quando possibile (assume importanza la gestione delle posture e il loro corretto mantenimento). In questo caso l’intervento riabilitativo diventa indifferibile nel caso di pazienti Covid+ con esiti di recente danno neurologico e ortopedico. Superata la fase acuta il paziente viene indirizzato verso le strutture residenziali di riabilitazione intensiva o strutture residenziali post acute. Nel caso di evoluzione positiva, il paziente può rientrare a domicilio secondo le procedure stabilite. In questo caso viene munito di apposito opuscolo informativo / educativo condiviso dalle UUOO di Riabilitazione dell’Area Vasta 2 dell’ASUR Marche con indicazione di esercizi da continuare a casa per il mantenimento e rafforzamento delle abilità raggiunte da poter continuare nell’ambiente domestico. Se necessario vengono di volta in volta individuati esercizi più personalizzati per frequenza, intensità e variabilità di esecuzione. Al rientro al domicilio, infine, segue un follow-up telefonico o di teleriabilitazione da parte del fisioterapista che monitora le attività del paziente, valuta l’esecuzione degli esercizi e delle attività riabilitative. Si tratta nella fattispecie di un percorso che salvaguarda i criteri di assoluta sicurezza del trattamento e la partecipazione attiva del paziente in un’ottica di massima efficacia. La Direzione di Area Vasta 2 esprime soddisfazione e ringrazia tutti i professionisti che hanno contribuito alla progettazione e alla messa in atto del progetto.

A cura di Marco Antonini