COVID-19, DUE NUOVI GUARITI A FABRIANO

Ancona – Nelle ultime 24 ore nelle Marche sono stati registrati altri 48 casi di contagio al coronavirus tra i 1.033 tamponi esaminati nei vari laboratori. Ora il bilancio dei casi di positività al Covid-19 da inizio emergenza epidemiologica è di 6.175 su 36.650 test eseguiti. Crescono i guariti dal coronavirus nelle Marche (da 1.933 a 1.948) mentre i ricoverati sono sostanzialmente stabili (da 725 a 724). Lo dicono i dati del Gruppo operativo regionale per le emergenze sanitarie (Gores). Invariato il numero dei pazienti più gravi, quelli ricoverati in terapia intensiva, pari a 58. Tra i degenti in ospedale calano invece quelli in semi-intensiva (da 151 a 147) e in area post-critica (da 226 a 223) mentre sono in aumento nei reparti non intensivi (da 290 a 296). I deceduti con coronavirus sono finora 893. Tra i positivi, 2.610 sono in isolamento domiciliare; gli isolati in casa per contatti con altri contagiati sono 8.108 (3.412 con sintomi) tra cui 1.1140 operatori sanitari. Dall’inizio dell’emergenza un periodo di quarantena precauzionale è toccato a 27.149 persone. I casi di positività sono arrivati a 6.175 su 36.650 tamponi analizzati: Pesaro Urbino ha raggiunto i 2.473, Ancona i 1.800, Macerata supera i mille (1.006), Fermo a quota 426 e Ascoli a 279; 190 positivi provengono da fuori regione.

Qui Fabriano

Due nuovi guariti oggi, 28 aprile, a Fabriano. Non ci sono, invece, nuovi tamponi dalla città della carta e dalle altre città dell’Ambito 10. E’ l’aggiornamento di oggi, martedì. Complessivamente, quindi, sono 117 i casi accertati dall’inizio dell’emergenza. Nel dettaglio: 90 a Fabriano, 19 a Sassoferrato, 4 a Cerreto d’Esi, 1 a Genga e tre a Serra San Quirico. In quest’ultimo caso, però, si tratta di persone che hanno la residenza nel comune, ma che da anni sono domiciliati altrove. A Fabriano su 90 casi accertati, 33 sono guariti, 6 sono deceduti e 51 sono attualmente malati. A Sassoferrato su 19 casi complessivi, 9 sono guariti, 3 deceduti e 7 ancora con tampone positivo. A Cerreto d’Esi, su 4 casi totali, tre sono guariti, uno è deceduto. Non sono guariti i pazienti Covid residenti a Genga e Serra San Quirico. Chiusa la covideria dell’ospedale Profili.

Fabriano International Jazz Day

La musica jazz ai tempi del covid-19: Fabriano Pro Musica e l’Amministrazione Comunale presentano la nuova edizione dell’International Jazz Day, ma questa volta nessun concerto o evento in uno dei tanti locali del centro storico, ma una nuova edizione da “vivere” online il 30 aprile. L’edizione 2020 dell’International Jazz Day si svolgerà sulle pagine Facebook FabriJazz e Fabriano Eventi ( https://www.facebook.com/fabrijazz/ e https://www.facebook.com/fabrianoeventianno0/  ).

Tanti i contributi video pensati per l’edizione 2020, con tanti musicisti del territorio e con alcuni dei jazzisti che hanno partecipato anche recentemente alle attività di Fabriano Pro Musica legate anche alla kermesse FabriJazz. “Anche quest’anno vogliamo celebrare l’International Jazz Day, la mescolanza di stili, l’armonia fra le note e tra le persone – commenta l’assessore alla cultura di Fabriano Ilaria Venanzoni – purtroppo, non sarà possibile festeggiare il 30 aprile con concerti dal vivo, come di consueto, per cui abbiamo raccolto l’invito dell’organizzazione supportata dall’Unesco e festeggeremo distanza, usando i canali social con l’hashtag #jazzdayathome. Sulle pagine di Fabrijazz e Fabriano Eventi a partire dal pomeriggio del 30 aprile compariranno improvvisazioni musicali e saluti da parte di tutti i musicisti che hanno voluto festeggiare assieme a noi”. Partecipazione aperta anche a quanti vorranno contribuire con una improvvisazione (musicale o cantata) di 2 minuti al massimo. Basterà caricare il frammento musicale sul proprio canale YouTube e poi spedire il link all’indirizzo mail info@fabrianopromusica.it per poter entrare all’interno dell’International Jazz Day fabrianese.

Modifica orari di apertura degli esercizi commerciali di vicinato 

Il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli ha emanato questa mattina l’ordinanza n. 24, che modifica gli orari di apertura degli esercizi commerciali di vicinato di cui all’ordinanza n. 21 del 3 aprile 2020 e gli orari di attività per l’asporto. In base alla nuova ordinanza, l’orario di apertura degli esercizi commerciali di vicinato è consentito dalle ore 8 alle ore 21 e l’attività di asporto di cui al decreto n. 126 del 26 aprile 2020 è consentita dalle ore 7.30 alle ore 22.00. L’ordinanza odierna specifica che l’asporto di bevande è possibile solo insieme con l’asporto di cibo e che il giorno 1 maggio 2020 è consentita l’apertura per l’attività di asporto. L’atto produce gli effetti dalle ore 00:00 del 28 aprile 2020 fino al sopraggiungere di provvedimenti governativi o ministeriali o regionali che dispongano diversamente.

Ordinanza manutenzione e controllo degli impianti termici prorogati di 90 giorni

Il Presidente Ceriscioli ha firmato oggi l’ordinanza n. 25, che stabilisce che i termini per l’esecuzione della manutenzione ordinaria e del controllo dell’efficienza energetica degli impianti termici, in scadenza tra la data del 23 febbraio 2020 e la data del 30 giugno 2020, sono prorogati di 90 giorni. L’attività di ispezione degli impianti termici è inoltre sospesa fino al 31 luglio 2020, fatte salve eventuali situazioni di particolare pericolosità emerse dall’accertamento documentale dei rapporti di controllo dell’efficienza energetica.

Coldiretti Marche, sui cinghiali e selvatici ancora nessuna risposta

Nonostante i continui allarmi e le sollecitazioni a prendere provvedimenti, la Regione non ha ancora messo mano al ripristino urgente delle misure di contenimento della fauna selvatica. Con gli Atc chiusi e le squadre di selezionatori ferme, l’ultimo baluardo a difesa dei raccolti è rappresentato dagli agricoltori. Quelli, quanto meno, in possesso di licenza di caccia e attestato di partecipazione ai corsi organizzati dagli Atc abilitati a intervenire autonomamente nel caso di un’incursione di ungulati sul proprio terreno. Una possibilità prevista dal Piano di controllo del cinghiale approvato due anni fa dopo un lungo pressing da parte di Coldiretti Marche. Proteste e sollecitazioni che hanno portato anche, lo scorso anno del Regolamento unico regionale per il pagamento dei danni in agricoltura che prevede, fortunatamente, risarcimenti entro 90 giorni dalla stima, corresponsione di interessi legali in caso di ritardo e meccanismi di bonus/malus per i contributi regionali agli Atc a seconda del numero di domande e dei tempi di liquidazione degli indennizzi. “I risarcimenti sono doverosi ma non possono rappresentare la regola – spiegano da Coldiretti Marche – occorre intervenire per riportare subito sotto controllo la consistenza di una fauna selvatica lasciata proliferare indisturbata con l’emergenza sanitaria che ha fermato tutto. I Piani di gestione e controllo vanno attuati perché questi squilibri sono un rischio sia per le attività agricole che vedono i loro sforzi andare distrutti, sia per i cittadini che si ritrovano animali selvatici fin sotto casa ma anche per la conservazione delle biodiversità, la grande ricchezza naturale che è vanto della nostra regione e dell’Italia intera”. Ovviamente tutto non può ricadere sulle spalle degli agricoltori. Coldiretti Marche chiede che vengano ripristinata quanto prima la filiera dei controlli.