Assegno di ricerca pluriennale in nome di Vittorio Merloni

Ricordare in modo concreto la figura di Vittorio Merloni a cinque anni dalla sua scomparsa nell’Università in cui si laureò nel 1959. Nei giorni scorsi, nella Sala del Dottorato dell’Università di Perugia è stata siglata la convenzione tra l’Ateneo umbro e la Fondazione Vittorio Merloni che si pone l’obiettivo di investire sulla formazione dei giovani attraverso un Assegno di Ricerca che è al tempo stesso un investimento per nuove professionalità ed un arricchimento della competitività del territorio.

Vittorio Merloni si laureò il 23 febbraio 1959 in Economia e Commercio all’Università di Perugia con una tesi su “Aspetti economico-tecnici dell’industria dei mobili metallici” discussa con il prof. Carlo Merlani. La formazione accademica ricevuta nell’ateneo perugino si calò sulla personalità vulcanica di Vittorio Merloni, che già aveva sperimentato alcune avventure imprenditoriali, offrendogli un quadro teorico in grado di sistematizzare concettualmente la sua grande passione ed energia verso le attività di impresa. In ricordo di questo periodo così importante e significativo della sua vita, la Fondazione Vittorio Merloni ha avviato una collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università di Perugia per sostenere iniziative finalizzate all’attività di ricerca e trasferimento tecnologico in imprese dell’Italia centrale. Si intende offrire così un contributo per la crescita economica di aree periferiche, attraverso la formazione di talenti che abbiano la possibilità di restare sul territorio. Ricerca, innovazione, tecnologia sono stati riferimenti costanti nello stile imprenditoriale di Vittorio Merloni e la Fondazione dedicata alla sua memoria si propone di valorizzare le coordinate fondamentali alla base del suo successo imprenditoriale.

Ad aprire la cerimonia è stato Maurizio Oliviero, Rettore dell’Università di Perugia. «L’Assegno di ricerca in memoria della straordinaria figura di Vittorio Merloni, nostro studente e poi divenuto figura centrale e illuminata dell’imprenditoria italiana, ci ricorda che è la capacità di visione a fare realmente la differenza nella costruzione del nostro futuro. I temi oggetto dell’attività di ricerca, infatti, sono tesi a valorizzare l’innovazione nell’organizzazione e nell’accrescimento di competenze manageriali utili al fine della promozione di uno sviluppo industriale attento al territorio e al benessere della comunità, intesi sia come risorse collettive, condivise e distribuite, sia come fattori di sviluppo sostenibile. Per questo, ringrazio la Presidente Maria Paola Merloni e tutta la Fondazione Vittorio Merloni, che finanzierà e continuerà a seguire con attenzione gli sviluppi dell’attività di ricerca scientifica condotta sui temi proposti, in collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Ateneo, in un dialogo continuo con l’istituzione universitaria destinato ad arricchire tutti.»

Successivamente è intervenuta Maria Paola Merloni, Presidente della Fondazione Vittorio Merloni. «In ricordo di mio padre Vittorio, a cui la Fondazione è dedicata, si avvia una collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università di Perugia attraverso un assegno pluriennale di ricerca. Questa iniziativa esprime l’attenzione alla formazione culturale e professionale di una nuova generazione, consapevole che il capitale umano è la principale risorsa per lo sviluppo di un’impresa. Ringrazio il Magnifico Rettore Prof. Maurizio Oliviero e il Preside del Dipartimento di Economia, Prof. Libero Mario Mari per la sensibilità e l’impegno che ci consentiranno di raggiungere il miglior risultato.»

Il Direttore del Dipartimento di Economia dell’Università di Perugia, professor Libero Mario Mari, ha specificato quali ambiti saranno trattati dalla ricerca. «La nostra volontà è quella di concentrarsi su come nel mondo dell’impresa possano coesistere l’innovazione, la tecnologia e il fattore umano. La tecnologia da sola non serve, deve essere guidata e governata. Non può confliggere con l’uomo. Con questo Assegno di Ricerca procederemo a una mappatura delle imprese per vedere dove questo equilibrio tra innovazione tecnologica con quella organizzativa è avvenuto a vantaggio dei territori.»

Le conclusioni sono state affidate a Luigi Abete, Presidente Luiss Business School. «Sono stato al fianco di Vittorio Merloni sia come imprenditore che come amico e oggi qui nell’Università dove si è laureato, voglio ricordare un elemento fondamentale del suo carattere: Vittorio era un uomo inclusivo, lo era per sensibilità, curiosità e rispetto verso l’altro. Questi elementi sono ancora necessari per affrontare i tempi moderni con meno disuguaglianze possibili in una società più aperta. Possiamo cambiare i modelli organizzativi, fare innovazioni di processo o di prodotto, ma se non riusciamo ad essere inclusivi non miglioriamo la nostra vita e nemmeno quella degli altri. Io credo che questo sia stato l’insegnamento più importante che Vittorio Merloni ci ha dato come uomo e imprenditore, oggi che chiediamo all’impresa di far convivere la sostenibilità ambientale con quella economica e sociale senza escludere nessuno.»