CORONAVIRUS, CHIUSURA SCUOLE E SOSPENSIONE MANIFESTAZIONI NELLE MARCHE

di Marco Antonini

Ancona – Scuole e non solo. Si chiude tutto. Almeno per una settimana. Ad annunciarlo oggi pomeriggio, 25 febbraio, il Governatore delle Marche, Luca Ceriscioli. “Ho appena firmato l’ordinanza – spiega – che aumenta le misure nei confronti del corona virus. Dalla mezzanotte di oggi fino a quella del 4 marzo scattano i provvedimenti che prevedono la chiusura di ogni scuola di ordine e grado e la sospensione delle manifestazioni di pubblico spettacolo. E’ una scelta importante maturata dopo 24 ore di attesa e il percorso fatto con il Governo nella riunione di questa mattina nella consapevolezza che la situazione si è ulteriormente aggravata. Un contagio al confine della nostra regione, a Cattolica, ci segnala che sono sempre più urgenti misure di contenimento. Bisogna affiancare alle misure individuali seguite fino ad oggi (lavarsi le mani, non frequentare luoghi affollati, non stare troppo vicini a chi ha tosse e raffreddore, disinfezione dei locali) quelle che evitano l’assembramento delle persone: così si riducono il rischio di contagio. Si tratta di una settimana ed è una scelta importante e con il contributo di tutti potremo arginare l’ampliarsi del contagio. E’ una scelta – dichiara – che riguarda la nostra salute e chiediamo a tutti di attenersi scrupolosamente alle indicazioni. Facendo ognuno il proprio dovere sarà possibile fare una grande azione collettiva di contenimento della malattia”. Queste le parole del presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli nel corso di una conferenza stampa convocata nel tardo pomeriggio di oggi, 25 febbraio, per annunciare i nuovi provvedimenti.

Polemiche

“La Regione Marche su Iniziativa del Governatore Ceriscioli ha deciso e deliberato che da domani mattina tutte le scuole di ogni ordine e grado dovranno rimanere chiuse fino al 4 Marzo. Nelle Marche ancora non abbiamo nessun caso di coronavirus e forse si sta un po’ esagerando con queste misure precauzionali. Non si è dato nemmeno il tempo alle famiglie di potersi organizzare e magari avvisare il proprio datore di lavoro. Una situazione già complicata anche per un senso di panico diffuso, che le istituzioni prima di tutto dovrebbero aiutare ad attenuare e non aumentare”. Così, in una nota, Patrizia Terzoni, deputata fabrianese Movimento 5 Stelle.

Il sindaco di Fabriano, Santarelli

Apprendiamo che la scelta dell’ordinanza è solo della regione senza condivisione con alcuno tanto che è stato già annunciato che verrà impugnata dalla Presidenza del Consiglio e pure Borrelli ha stigmatizzato la scelta. Ho chiamato la Prefettura per avere un’interpretazione dell’ordinanza per capire se sono coinvolte le giostre, il mercato, la piscina, se le scuole sono chiuse o sospese (nel secondo caso il personale ATA deve andare a lavoro, nel primo caso no), ma non mi hanno saputo rispondere perché nemmeno loro sono stati coinvolti. Domani mattina, 26 febbraio, cercheremo di capirci di più. Certo che annunciare un provvedimento così alle 18:30 non è il massimo per facilitare il lavoro di tutti”. Così il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli.

FONTI GOVERNO, PRONTI A IMPUGNARE ORDINANZA MARCHE SU CHIUSURA SCUOLE

Scuole chiuse da domani fino al 4 marzo. L’accelerazione delle MARCHE, decisa dal governatore Luca Ceriscioli con un’ordinanza ad hoc, fa scoppiare una nuova grana tra governo e regioni, all’indomani dello scontro con la Lombardia. In Cdm se ne sta discutendo, riferiscono fonti di governo, e l’esecutivo sarebbe pronta ad impugnare l’ordinanza, per evitare che le regioni vadano “in ordine sparso” generando “confusione nei cittadini”. (AdnKronos)

 

L’ordinanza