CERRETO D’ESI, CARA TARI LE AZIENDE RISCHIANO DI CHIUDERE

Nonostante una fattiva collaborazione tra la Confartigianato e il Comune di Cerreto D’Esi, che nel 2019 aveva portato ad una revisione della TARI, adeguandola a quella degli altri comuni limitrofi ora il Comune rivendica all’intero sistema produttivo ed al commercio, un recupero ingiustificato della TARI versata negli anni 2014 – 2018 per alcune centinaia di miglia di euro, considerando che ad alcuni è già giunta una richiesta per oltre 30.000€, che le imprese non sono in grado di pagare. Tale richiesta viene avanzata alle imprese, afferma Federico Castagna responsabile sindacale territoriale di Confartigianato Fabriano, dato che secondo il Comune sarebbe stato concesso uno sconto improprio alle aziende a loro insaputa. Solo nel corso del 2019 è emersa questa situazione e questa rivendicazione che per Confartigianato non è supportata da legittimità in quanto le imprese hanno sempre pagato, puntualmente, quanto richiesto dal Comune di Cerreto D’Esi. All’evidenza, dalle lettere accompagnatorie degli avvisi di pagamento Tari inviati alle imprese negli anni interessati 2014 -2018, non viene comunicata l’applicazione di alcun beneficio/agevolazione, né indicate presunte riduzioni del tributo riconducibili allo smaltimento dei rifiuti speciali – circostanza della quale le aziende sono venute a conoscenza solo successivamente alla richiesta da parte del Comune degli importi suppletivi Tari (Agosto, settembre 2019). Anzi nei predetti avvisi di pagamento si fa espresso riferimento al fatto che gli importi comunicati siano stati calcolati in base alle tariffe stabilite con deliberazione del Commissario Straordinario dell’epoca e poi con deliberazione del Consiglio Comunale. Null’altro.

Pertanto Confartigianato sottolinea che qualora le richieste di pagamento, oggetto di contestazione, venissero perpetrate si darebbe origine ad una ingiustificata duplicazione di costi, con grave danno economico per l’intero tessuto produttivo, mettendo a rischio la sopravvivenza delle piccole imprese cerretane, già gravate dalla pesante crisi economica che coinvolge il distretto fabrianese,peggiorate notevolmente dal sisma che ha rallentato l’intera economia. Purtroppo infatti negli ultimi anni diverse decine di imprese hanno chiuso i battenti a causa della crisi economica che ha coinvolto l’entroterra e la messa in mobilità di tantissimi dipendenti dall’industria ha causato anche una crescita esponenziale dei fenomeni di abusivismo indebolendo significativamente le imprese regolari. Pertanto Castagna di Confartigianato chiede che le richieste di pagamento suppletive Tari, per gli anni 2014 – 2018, vengano annullate. L’artigianato con 75 aziende e oltre 300 addetti è una presenza importante per il tessuto produttivo, che si aggiunge agli altri settori quali il commercio, l’industria, l’agricoltura, il terziario, che tutti insieme, seppur fra tante difficoltà, fanno un punto di forza del territorio che oggi non può essere mortificato dall’Amministrazione Comunale. (Cs)

La presa di posizione del Pd – di Angelo Cola, Segretario circolo Cerreto d’Esi 

In riferimento al comunicato della Confartigianato, Il partito democratico di Cerreto d’Esi esprime solidarietà agli artigiani e ai commercianti che si sono visti arrivare in queste ore una richiesta esorbitante di rimborsi per presunti pagamenti arretrati della TARI. La giunta Porcarelli, con una arbitraria interpretazione, non solo predispone di fatto l’aumento delle tariffe, ma abolisce atti delle precedenti amministrazioni che avevano deciso, vista la grave crisi del territorio, sconti per le categorie produttive. Ma, non solo, Porcarelli richiede addirittura gli arretrati agli incolpevoli commercianti ed artigiani. Non esiste prassi in proposito. Una giunta può cambiare atti delle maggioranze passate ma non può certo predisporre pagamenti e arretrati risultanti da quelle delibere. In un momento difficile per il nostro Comune, questa iniziativa di Porcarelli è una “vigliaccata” di cui non se ne comprendono le ragioni. Il Sindaco deve rispondere del perché non riesca a far quadrare i conti, nonostante il Comune di Cerreto faccia parte del cratere e dunque non debba pagare gli interessi sui mutui che ammontano a circa 450.000 mila euro annui. La gestione del bilancio di Porcarelli è avvolta nella nebbia, pericolosa ed ingiusta. Questo Sindaco è un problema per il paese e a maggio ne faremo finalmente a meno.