TRE SOLUZIONI AL PROBLEMA CINGHIALI, SANTARELLI SCRIVE A REGIONE E A.T.C.
di Marco Antonini
Cinghiali a Fabriano: va bene che viviamo in montagna, ma di presenze di questi grossi selvatici se ne contano troppe! In via Del Molino (foto), Aldo Moro e in zona stazione (per non parlare delle frazioni) gli avvistamenti sono quotidiani. Il sindaco scrive alla Regione Marche e all’Ambito Territoriale della caccia e propone tre soluzioni per arginare il fenomeno: eliminare le aree precluse alla caccia o a caccia regolamentata di cui è circondata Fabriano creando una fascia di 500 metri dalla città dove dovrebbe essere consentita sia la caccia che il disturbo per allontanarli; autorizzare agricoltori e proprietari ad intervenire in caso di necessità in prima persone anche con trappole di cattura; abolire la norma che vieta la caccia di selezione a Fabriano e nelle altre arre montane nei periodi in cui si pratica la caccia collettiva. Il quartier generale degli ungulati è in prossimi del fiume Giano, nella zona centrale della città. Da qui si spostano, in cerca di cibo e arrivano anche vicino alle case. “Il nostro territorio – dichiara il sindaco, Gabriele Santarelli – è caratterizzato da una elevata densità di presenza di cinghiali. Periodicamente viene segnalata la presenza di alcuni esemplari anche in piena area urbana con conseguente preoccupazione da parte dei cittadini che sono testimoni di incontri ravvicinati anche nei parchi pubblici e lungo le vie dei quartieri periferici e non solo”. La situazione è peggiorata negli ultimi due anni “a causa della siccità estiva che ha portato gli animali a cercare acqua e cibo a valle lungo il fiume Giano che attraversa la città”.
Le segnalazioni sono così aumentate e invece di essere concentrate in un arco temporale e territoriale limitati sono divenute sempre più frequenti, costanti e diffuse su tutto il territorio. “Non sono mancati – ricorda il primo cittadino – episodi nei quali sono state denunciate aggressioni ai danni di animali domestici e presenze fin dentro i giardini privati”. Recentemente l’Amministrazione comunale ha emanato un’ordinanza per cercare di contenere la presenza di cinghiali all’interno dell’area urbana attuando una serie di divieti e previsto degli interventi per contrastare la prolificazione di questi animali e la loro presenza in città. In arrivo controlli e multe contro chi abbandona cibo in giro. “E’ chiaro – si legge nella lettera del Sindaco alla regione – che la possibilità di intervento dell’Amministrazione comunale è molto limitata in questo campo e per questo nell’ordinanza è anche prevista l’attivazione di iniziative che coinvolgano la Regione e l’A.T.C. competente”. Tre le soluzioni che il sindaco Santarelli chiede proprio a Regione e Ambito Territoriale Caccia.
“Eliminare – dice – le aree precluse alla caccia o a caccia regolamentata di cui è circondata Fabriano creando una fascia di almeno 500 metri dal perimetro urbano dove dovrebbe essere consentita sia la caccia che il disturbo (ad esempio nelle aree di rispetto più periferiche è vietato l’addestramento cani che invece sarebbero di disturbo per i cinghiali). Rendere operative le delibere che consentono agli agricoltori e ai proprietari di intervenire direttamente e tempestivamente anche con trappole di cattura e abolire la norma che vieta la caccia di selezione a Fabriano e nelle altre arre montane”.