PIU’ SPAZI ALL’OSPEDALE PROFILI, 1.500 MQ TORNANO AGIBILI
L’ospedale Profili di Fabriano sta lentamente tornando alla normalità. E’ la rassicurazione espressa da Area Vasta 2 che, proprio in questi giorni, ha dato il via alle operazioni di pulizia per ripristinare almeno 1.500 metri quadrati su 6mila inagibili per colpa del terremoto dello scorso ottobre. E se in questi mesi le prestazioni ambulatoriali sono state ridotte o annullate, dalla prossima settimana si ricomincia a lavorare con più spazi. L’ala A, terminati i lavori urgenti, verrà riallestita e troveranno qui spazio Oculistica, Dermatologia e altri servizi. Più problemi, invece, per gli ambulatori distrettuali. Da più di un mese si attende il trasferimento in altra struttura fuori l’ospedale e l’iter potrebbe concludersi entro gennaio. Criticità restano, invece, per la Fisiatria che al momento non ha gli spazi necessari per svolgere in maniera ottimale la riabilitazione e in Pediatria e Urologia per carenza di personale. Dalla settimana prossima, così come riferito da Asur, 1.500 metri quadrati in più ritorneranno accessibili a medici e pazienti. Si continuerà, grazie all’ottimo lavoro dei sanitari, a smaltire le liste di attesa che si sono accumulate, per alcune prestazioni, dopo il forte terremoto che ha messo in ginocchio anche l’ospedale Profili.
IL PUNTO DEL SINDACO SAGRAMOLA
Il sindaco di Fabriano sta seguendo attentamente la vicenda. “Sono preoccupato – ha detto – perché non vedo ancora la luce su certi servizi. Attendo risposte formali dalla direzione di Area Vasta già contattata più volte”. Sull’ospedale, poi, si giocherà parte della campagna elettorale per le elezioni comunali. In primo piano la carenza dei medici e i primari in via di pensionamento.
OSTETRICIA
E’ iniziato bene l’anno nel reparto di Ostetricia dell’ospedale Profili di Fabriano nonostante i tanti disagi dovuti dall’inagibilità dell’ala A che ha trasferito molte attività ambulatoriali in spazi ridotti. Nei primi sette giorni del 2017 si sono avuti quindici parti di cui due gemellari, evento eccezionale in così poco tempo. A distanza di dodici mesi dalla corsa contro il tempo per salvare l’unico punto nascita del comprensorio montano, l’equipe unificata è entrata nel vivo da dicembre e si lavora per il potenziamento del reparto e la valorizzazione dei servizi, come il parto in acqua. Nei dodici mesi dell’anno appena trascorso sono stati praticati 333 parti.
Marco Antonini