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COLA, (PD): “A SCUOLA UNA SEZIONE IN MENO. A CERRETO IL FUTURO SE NE VA”

di Angelo Cola, segretario Partito Democratico Cerreto d’Esi

Nei prossimi giorni avranno inizio le lezioni e riapriranno le scuole. Anche il nostro Comune si appresta all’evento ma da noi non sarà l’inizio di un anno gioioso. Troppe sono le incertezze che pesano sul mondo della scuola nel nostro territorio. Problemi di strutture,di livelli e sicurezza degli edifici ma anche di prospettive. Le notizie non sono buone: infatti l’anno inizierà con una classe in meno alla scuola dell’infanzia; da 4 a tre sezioni perchè mancano 5 bambini per formare l’ultima sezione. Il numero delle iscrizioni in diminuzione non consente di avere gli alunni sufficienti a formare una classe. Questo elemento negativo si ripercuoterà nel proseguo futuro degli studi anche alle elementari e medie. Se aggiungiamo alle perdite degli anni passati, il rischio reale di un declassamento di tutto il nostro comparto scolastico è sempre più certo. Difficilmente riusciremo a mantenere l’autonomia e l’Istituto comprensivo che oggi ha una reggenza e non un Preside titolare. Per anni si è lottato per raggiungere il traguardo nel nostro Comune di avere un proprio polo scolastico autonomo. Ora, quello che fu un successo, è rimesso in discussione e reale il rischio di ritornare succursale degli istituti fabrianesi. In questo quadro, rimbomba come un tuono il silenzio della Giunta Porcarelli.

Non una parola, non un rigo, nessuna dichiarazione di intenti, a difesa del nostro sistema scolastico. A ben guardare le responsabilità di Porcarelli sono anche più gravi. La gestione dell’emergenza terremoto, la follia della paventata “deportazione” degli alunni a Fabriano, i ritardi nella ricostruzione degli edifici, ha determinato incertezze e timori fra i genitori che in molti hanno scelto di iscrivere i figli altrove. Certo la crisi,la diminuzione della popolazione, il calo delle nascite hanno il loro ruolo ma proprio per questo avremmo bisogno di politiche attive nel campo dei servizi. Trasporti, edifici sicuri ed efficienti, sono il primo passo per attrarre “clienti” anche dalle comunità limitrofe. Ma oggettivamente viene da chiedersi chi sarebbe così pazzo di portare il proprio figlio a Cerreto. La scuola è il futuro di una comunità, se distruggiamo la scuola bruciamo il nostro futuro. A Porcarelli e la sua giunta tutto questo non sembra importare molto; però sui passi carrabili sono molto efficienti direi anzi che si sta arrivando alla persecuzione dei cerretesi. Per tutto ciò andava chiesta una deroga all’autorità scolastica regionale: Cerreto deve vivere.