“FERMARE PROCESSO ESTERNALIZZAZIONE DELLA MENSA DEL PROFILI”
di Marco Antonini
In nome di un apparente risparmio si fa di tutto, pure esternalizzare il servizio mensa dell’ospedale di Fabriano. A dire no a questa proposta sono sia gli utenti ricoverati che ogni giorno mangiano nella propria camera il vitto preparato dagli addetti che medici e infermieri in servizio. Corsa contro il tempo per salvare la cucina del Profili, già oggi, 2 aprile, potrebbe arrivare la notizia di una retromarcia da parte della direzione. Fp Cgil all’attacco: “Il processo di esternalizzazione della mensa, espresso il primo marzo dal direttore Area Acquisti e Logistica, dottor Spaccia, va fermato. La decisione desta sia sorpresa, dal momento che la mensa del Profili è un servizio pubblico efficiente e valutato positivamente da chi ne fruisce, ma anche preoccupazione per le sorti del personale impiegato proprio nella sede di Fabriano”. I sindacati evidenziano come “il processo in oggetto rientra tra le materie oggetto di contrattazione integrativa, in assenza della quale non può considerarsi sufficiente la comunicazione firmata dal direttore Spaccia e inviata anche alla Rsu di Area Vasta 2”. Sono circa 15 le persone che ruotano a mensa per preparare colazione, pranzo e cena ai ricoverati e al personale. 250 i pasti preparati ogni giorno.
Sulla vicenda è intervenuto il sindaco, Gabriele Santarelli: “Una resa incondizionata da parte del direttore. Come può un servizio definito “fiore all’occhiello della sede operativa di Fabriano” diventare improvvisamente un servizio di cui disfarsene? Sembrerebbe impossibile eppure è quello che sta succedendo al servizio mensa dell’ospedale”. E’ il Direttore Unità Operativa supporto area dipartimentale acquisti e logistica, dott. Spaccia, a segnare questo passaggio in una disposizione scritta di suo pugno il primo marzo nella quale afferma apertamente di voler avviare quanto prima il processo di esternalizzazione del servizio tanto che fino a ieri è stato affrontato il caso di alcune addette con contratto a tempo determinato scaduto il 31 marzo e rinnovato solo ieri, primo aprile, dopo una serie di sollecitazioni da parte dei sindacati. Secondo il sindaco di Fabriano il caso della mensa da esternalizzare “è dovuta alla difficoltà di gestire situazioni di conflitto interne. Una resa incondizionata da parte di un Direttore che in questo modo palesa la propria incapacità di gestire una situazione sotto la sua diretta responsabilità”.
L’ospedale
Sono tanti i nodi da affrontare, quanto prima, all’interno dell’ospedale Profili, oltre al servizio mensa. C’è, infatti, il reparto di Pediatria trasformato in ambulatorio per mancanza di personale (tra tre settimane i colloqui per i concorsi, 10 i posti disponibili per altrettante assunzioni a tempo indeterminato), il futuro della nuova palazzina per la chirurgia di cui non si sa più nulla e che dovrebbe sorgere non lontano dal Pronto soccorso, l’ala A inagibile dal 2016 per circa 4.500 metri quadrati che ha rivoluzionato tutti gli assetti interni. Oculistica, ad esempio, è finita nel reparto di Ortopedia e l’Otorino, che effettua molti interventi chirurgici con il nuovo primario arrivato un anno fa, nel reparto di Ginecologia ormai privo del punto nascita. I sindacati hanno chiesto di tutelare il reparto di Oculistica con l’assunzione di nuovo personale visti i tanti interventi effettuati in un anno: più di 1.200.