Nel cuore della malattia, IL GRAZIE DA VIACCE A NOME DI MICHELE

La grande prova di una famiglia di Fabriano che risiede da molti anni a Viacce e dintorni che sta affrontando con dignità e grande spirito cristiano la dura prova della malattia di Michele attualmente ricoverato, per una malattia rara, all’ospedale di Torrette di Ancona. Il commovente grazie in una lettera arrivata in redazione.

“Siamo ancora qui, dopo 10 lunghi mesi, ad affrontare con forza e speranza questa dura prova e nonostante le difficoltà, la famiglia di Michele Marinelli, attraverso queste righe, vi ringrazia per quello che avete fatto e state facendo per noi. Non possiamo citarli uno ad uno perché non finiremo più. Ci siete stati vicino non solo moralmente, ma anche con la fatica delle braccia. Grazie ai paesani di che ci hanno tagliato e sistemato a casa la legna, a chi ha fatto il lavoro dei campi, a chi ci ha aiutato a portare avanti casa e non solo. Grazie agli amici e colleghi di lavoro di Michele, della Cartiera Ritrama. Nei giorni scorsi, infatti, in attesa di un delicato intervento chirurgico programmato per aprile, è stata organizzata una lotteria di beneficenza il cui ricavato è stato destinato all’acquisto di una poltrona. Grazie agli amici cacciatori per quello che ci hanno donato. Grazie a tutti quelli che in questi dieci lunghi mesi sono venuti a trovarci in ospedale: non ci avete mai lasciato soli. Grazie agli amici di Roma che anche se lontani sono stata sempre vicino col cuore. Grazie ad don Gino che ci ha ricordato sempre nelle sue preghiere. Grazie ai sacerdoti, alle suore, ai gruppi religiosi che pregano per noi. Grazie a chi non è potuto venire a trovarci, ma è stato vicino con la preghiera a tutti noi in ogni momento. Un bacio e un abbraccio particolare a chi ci ha reso meno amare le giornate con i dolci, i cioccolatini, il gelato, la pizza, un semplice saluto… Grazie dottori degli ospedale di Fabriano e Ancona, agli infermieri, a tutto il personale ospedaliero che hanno lavorato e lavorano sempre con professionalità e umanità: siete tutti meravigliosi. Chiedo scusa se ho dimenticato qualcuno. Vi abbracciamo nuovamente con tutto il cuore”. Alessia, Alfredo, Michele Emanuele Marinelli

Ancora una volta la solidarietà vince su tutto! La storia di Michele testimonia, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che siamo un popolo attento ai bisogni del prossimo e che, quando vogliamo, possiamo fare squadra e far sentire tutto il calore che abbiamo, a chi è in difficoltà!

A cura di Marco Antonini