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SERVE TEMPO PER IL PIANO DI SALVATAGGIO ASTALDI. OGGI VERTICE IN REGIONE

Di Marco Antonini

Monitorare la situazione che si è venuta a creare con lo sblocco dei finanziamenti a seguito dell’approvazione delle varianti da parte del Cipe, ormai quasi un mese fa, ed evitare il licenziamento di 48 dipendenti di Astaldi. Senza dimenticare che il cantiere SS 76 tra Fossato di Vico e Serra San Quirico è fermo da quasi due mesi. Nuovo incontro, oggi, presso gli uffici della Regione Marche, ad Ancona, tra parti sociali e assessorato ai Trasporti per fare il punto sulla situazione. E’ una corsa contro il tempo per cercare di salvare il salvabile: da una parte c’è Astaldi, appaltatore del progetto Quadrilatero, che è in concordato continuativo in continuità aziendale, dall’altra i dipendenti che rischiano il posto di lavoro, tante piccole imprese dell’indotto che vantano crediti e stanno per collassare e i residenti dell’entroterra che non ne possono più di una strada così mal ridotta. C’è da segnalare che i tempi per la ripresa dei lavori potrebbero allungarsi: Astaldi ha circa due mesi di tempo in più per presentare il nuovo piano di salvataggio. La presentazione dovrebbe avvenire a metà febbraio e non più a dicembre in concomitanza con la prima scadenza del 60 giorni dall’ok al concordato. Astaldi, infatti, può chiedere la concessione di ulteriori 60 giorni e sarebbe proprio questa la strada che si intende intraprendere. Intanto il 26 ottobre è arrivato il via libera ufficiale del Cipe per lo sblocco dei finanziamenti. In arrivo circa 150 milioni di euro che porteranno al completamento della SS 76, con la Variante 6, e al via libera, con prescrizioni, dei restanti lotti della Pedemontana delle Marche, Fabriano-Muccia. Di tutto questo si parlerà oggi in Regione alla presenza dei sindacati di categoria Fillea, Filca e Feneal che nei giorni scorsi hanno criticato il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli. “Il primo cittadino dovrebbe sapere che per anni i lavoratori in subappalto hanno lavorato in condizioni migliori rispetto ad altri cantieri perché ad ogni incontro le organizzazioni sindacali tenevano dentro nella contrattazione gli uni e gli altri. Il sindacato dei lavoratori non si occupa in via diretta dei pagamenti che avvengono (o non avvengono) tra soggetti privati”.

La replica di Santarelli: “In questi mesi abbiamo sempre dato risposta alle sollecitazioni dei sindacati. Ma dalle affermazioni dei sindacati emerge e si percepisce una contrapposizione puramente ideologica al Movimento 5 Stelle. Io distratto? Non ho mai detto di aver saputo dei mancati pagamenti ai subfornitori dai giornali, anzi, sono state le ditte a venire in ufficio da me a luglio a riferirmi della situazione che si trascinava ormai da 10 mesi. In 10 mesi di mancati pagamenti delle fatture ai sub appaltatori i sindacati dove erano? A mio avviso si sarebbe potuti intervenire molto prima e magari insistere che la discussione al Cipe delle varianti venisse fatta ad aprile quando erano già 7 mesi che Astaldi non onorava i pagamenti. La mia è una semplice curiosità alla quale i sindacati non hanno risposto: perchè non si è fatto niente prima? Se la risposta è che non sapevano nulla – dichiara – visto che dicono che non si occupano di fare i pagamenti, direi che quelli distratti sono loro”.