PIU’ MEDICI AL PROFILI, L’INCOGNITA DI OSTETRICIA. L’ALLARME DI OLINDO STROPPA
Il reparto di Diabetologia al Distretto Sanitario di Fabriano è salvo: arriva un medico in pianta stabile dal primo dicembre. Situazione più complessa, invece, per il Punto nascita nonostante l’emendamento approvato alla Camera dei Deputati circa la deroga al decreto 70 del 2015 che blocca per 5 anni la razionalizzazione dei reparti nelle zone sismiche. Il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli: “Serve un approfondimento perchè o eravamo in deroga già da prima o non lo siamo nemmeno con questo emendamento. Aspetterei a fare annunci trionfalistici”. Previste, intanto, assunzioni negli altri reparti più in difficoltà nelle prossime settimane, come Oculistica e non solo. “Dal prossimo mese al Centro diabetologico di Fabriano prenderà servizio il medico Alessandro Micillo, risolvendo positivamente la difficile situazione che si era creata, in cui si rischiava la chiusura del centro stesso, ripristinando appieno il servizio rispondendo alle tante richieste di cura delle persone con diabete”. Così, in una nota, la Federazione regionale delle Associazioni di tutela dei diritti dei diabetici marchigiani.
Sala parto
Sulla sala parto si naviga a vista. “E’ tutto da verificare l’effetto dell’emendamento per la deroga ai contenuti del Decreto Ministeriale 70 del 2015 per gli ospedali a 30 chilometri – riferisce il sindaco Santarelli – dal confine del cratere sismico. In realtà l’emendamento ha come conseguenza il semplice ampliamento dell’area già coinvolta dalla deroga del 2017. Ho approfondito la questione e ho scoperto che in realtà nulla cambia rispetto a prima. La deroga era prevista dall’articolo 17-bis del Decreto numero 8 del febbraio 2017 convertito con la legge 45 ad aprirle 2017. L’emendamento non fa altro che ampliare gli effetti di quell’articolo anche agli ospedali che si trovano a 30 chilometri dal confine del cratere. Per cui la deroga o era valida già da prima o non è valida nemmeno ora”. Buone notizie, invece, da Area Vasta 2 circa alcune criticità che vanno avanti da tempo in diversi reparti dell’ospedale Profili. “Ho ricevuto rassicurazioni – conclude il primo cittadino – per Oculistica e per altre situazioni rimaste in sospeso e che dovrebbero risolversi positivamente nelle prossime settimane”. In arrivo, quindi, personale per sopperire alla carenza cronica di medici che ha rallentato molti servizi tra la rabbia dei pazienti.
Olindo Stroppa (FI): servizi carenti
“Fabriano contava di un deposito locomotive, di officina meccanica di officina impianti elettrici, era centro di smistamento di carri merci che provenivano da Macerata e da Pergola. Il nostro deposito fra personale di macchina (macchinisti) personale viaggiante (controllori e capitreno) operai, manovratori, manovali, capistazione, contava circa mille dipendenti.ed era una grande risorsa per tutto il territorio. Fabriano aveva un tribunale che oltre a garantire posti di lavoro evitava difficoltosi spostamenti fino ad Ancona anche per una semplice testimonianza. Da circa 40 anni stiamo aspettando i termini dei lavori di una strada che sia degna di chiamarsi tale che ci colleghi con il capoluogo e con la capitale.Viaggiamo su treni obsoleti che che in tempi di alta velocità viaggiano ad una media di 50 km/h su un tracciato costruito nel 1800. Fabriano ha un ospedale al quale stanno togliendo medici e servizi pian piano in modo indolore, con liste di attesa che arrivano anche ad un anno. Fabriano rischia di perdere l’Ufficio delle entrate e l’Ufficio Inps. Volevano toglierci anche il Giudice di Pace. Dobbiamo ricordarci che qualche anno fa avevamo l’opportunità di diventare provincia, ma qualcuno disse che non era una priorità e la cosa non fu presa in considerazione, in seguito Fermo la pensò in modo diverso ed oggi é provincia dove lavorano molte centinaia di persone, mentre la nostra città sta perdendo centinaia di posti di lavoro nei servizi al cittadino a favore della costa, il nostro territorio è sempre più isolato, basti pensare che se si deve partire da Roma per raggiungere Fabriano o Ancona dopo le ore 23:00 bisogna pernottare a Roma perchè di notte non ci sono treni, le nostre aziende sono ormai tutte in mano straniere, e questo non può farci stare tranquilli, guardate quello che è accaduto a Pernigotti. Abbiamo perso altre 5.000 posti di lavoro siamo ormai considerati terra di confine, è su questo che dobbiamo discutere e battere i pugni nelle sedi opportune e ragionare se voler essere accorpati alla regione Umbria, molto più vicina a noi sia geograficamente che culturalmente di quanto lo sia la costa”. Così Olindo Stroppa, consigliere comunale Forza Italia Fabriano, in una nota.
Marco Antonini