“LE NOZZE DI FIGARO” AL TEATRO PERGOLESI PER LA NUOVA STAGIONE LIRICA

Prosegue a Jesi, dopo l’inaugurazione con “Il Trovatore” di Verdi, la 51^ Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi, che festeggia quest’anno i 220 anni dell’inaugurazione del Teatro ed insieme il 50esimo del riconoscimento del titolo ministeriale di Teatro di Tradizione. Venerdì 9 novembre alle ore 20,30 e domenica 11 novembre alle ore 16, l’appuntamento è con “Le nozze di Figaro”, opera buffa in quattro atti su libretto di Lorenzo Da Ponte e musica di Wolfgang Amadeus Mozart. L’opera va in scena in una nuova produzione della Fondazione Pergolesi Spontini in co-produzione con Teatri e Umanesimo Latino SpA Treviso e Teatro Comunale di Ferrara. Dirige lo spagnolo Sergio Alapont, uno dei direttori di spicco della sua generazione, premiato con il Gboscar in Italia come migliore direttore d’orchestra per l’opera e vincitore del Concorso Internazionale per direttori d’orchestra di Granada. La regia è curata da Francesco Bellotto, i costumi sono di Alfredo Corno, le luci di Roberto Gritti; le scene sono quelle realizzate del 2005 da Emanuele Luzzati, uno degli artisti più amati e ammirati del nostro tempo. Suona l’Orchestra Città di Ferrara, il Coro è il Benedetto Marcello di Venezia. Nella compagnia di canto sono i cantanti vincitori del XLVIII Concorso Internazionale per Cantanti “Toti dal Monte”: Christian Federici interpreta il ruolo di Conte di Almaviva, Yulia Gorgula canta La Contessa di Almaviva, Francesca Tassinari è Susanna, Davide Giangregorio è Figaro, Marta Pluda canta il ruolo di Cherubino e Francesca Cucuzza quello di Marcellina; completano il cast Baurzhan Anderzhanov (Bartolo), Alfonso Zambuto (Basilio/Don Curzio), Sara Fanin (Barbarina) e Luca Scapin (Antonio).

Il cartellone propone poi da venerdì 14 a domenica 16 dicembre (con anteprime riservate ai giovani l’11 ed il 12 e la recita per le scuole il 13 dicembre) in prima rappresentazione assoluta, va in scena “Gran Circo Rossini”, CircOpera di Giacomo Costantini che celebra i 150 anni dalla morte di Giachino Rossini in un format della Fondazione Pergolesi Spontini che coniuga circo e melodramma. Lo spettacolo si avvale del contributo di Fondazione Cariverona (Bando Cultura 2018). Prevista, inoltre, una replica al Teatro Gentile di Fabriano domenica 30 dicembre ore 16 nell’ambito del progetto “Marche inVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma” con il sostegno di Mibact Direzione Generale dello Spettacolo dal vivo e Regione Marche, in collaborazione con Consorzio Marche Spettacolo e Amat, e con il patrocinio di Comune di Fabriano e Comune di Cerreto d’Esi. Le musiche sono di Matteo Salvo e Giuseppe Pitarresi da Gioachino Rossini, dirige Angelo Michele Errico, la regia è di Giacomo Costantini, le scene Benito Leonori, i costumi di Beatrice Giannini. Nuova la produzione, a cura di Fondazione Pergolesi Spontini in collaborazione con El Grito Circo Contemporaneo all’antica.

Il compositore Cristian Carrara sarà il direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini

Il Consiglio di Amministrazione della Fondazione Pergolesi Spontini ha nominato il prossimo direttore artistico della Fondazione Pergolesi Spontini per il biennio 2019-2020. Per la prima volta nella storia del Teatro Pergolesi di Jesi – fondato nel 1798 – la direzione artistica è stata affidata ad un compositore. Si tratta di Cristian Carrara, considerato tra i compositori più brillanti della sua generazione, autore di musica sinfonica e cameristica, ma anche di opere destinate al teatro musicale e alla televisione. Succederà a Vincenzo De Vivo, a lungo direttore artistico della Fondazione e tra i fondatori del Festival Pergolesi Spontini, il cui mandato terminerà alla fine del 2018. A Cristian Carrara, in carica dal 1 gennaio 2019, il Consiglio di Amministrazione ha affidato il compito di definire per i prossimi due anni il progetto artistico della Stagione Lirica di Tradizione del Teatro Pergolesi e del Festival Pergolesi Spontini. Proposta artistica innovativa, capacità di coinvolgere la città e il territorio, rafforzare l’identità culturale e musicale della Fondazione saranno gli obiettivi di lavoro da perseguire.

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