IL REPARTO E’ APERTO, TUTELARE LA SALUTE E IL TERRITORIO

Medici in difesa del reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Profili; attivisti del Coordinamento cittadino sul piede di guerra: “Deroga e mantenimento del punto nascita o blocchiamo la SS76”. Il sindaco, intanto, scrive una lettera al ministro della Salute, Giulia Grillo. Dopo le polemiche politiche per cercare di capire chi sono i colpevoli, scendono in campo i dottori. “In qualità di medico in servizio presso l’Ospedale Profili di Fabriano, in qualità di donna, di cittadina, di utente, in qualità di persona mi sento in dovere di informare che il reparto è aperto e continuo ad esercitare il mio diritto di difendere e tutelare la mia salute ed il mio territorio” scrive la dottoressa Beatrice Berluti. Il posto su Facebook è diventato virale e allo scritto è stata abbinata la maglia di Valentino Rossi. Il sindaco di Fabriano, intanto, spiega che “il parere  richiesto dalla Regione al Comitato Percorso Nascita nazionale è stato chiesto due anni fa e la risposta sarebbe dovuta arrivare entro novanta giorni. Vengono sbandierati numeri freddi che non tengono conto della geografia del territorio – dichiara Santarelli. – La Regione può derogare evidenziando i dati soggettivi che permettono la sopravvivenza del punto nascita. Basta percorrere la SS76 per capire come la viabilità non è delle migliori e raggiungere le altre strutture è complicato considerando limite a 40 Km/h e cambi di carreggiata continui”. Il Comitato nazionale, secondo il primo cittadino, “si esprime sulla base di dati asettici: numero nascite, bacino d’utenza, condizione orografica, distanza da altri ospedali. Applicano una sorta di algoritmo. Però dice alla Regione Marche: se vuoi puoi derogare di tua iniziativa assumendotene le responsabilità. Per cui la Regione può decidere se il punto nascita a Fabriano lo vuole salvare oppure no”. Intanto anche la politica locale si muove. In attesa di un responso dal ministro Grillo come richiesto mercoledì dal sindaco, c’è da capire se la giunta regionale chiederà di ridiscutere l’accordo Stato-Regione in materia sanitaria. A Palazzo Chiavelli, intanto, Andrea Giombi, Fabriano Progressista, ha convocato, per martedì, la commissione per preparare il Consiglio comunale sulla sanità che dovrebbe riunirsi entro la prima decade di agosto. “Sul tavolo – dice Giombi – una proposta per incidere nel nuovo Piano Sanitario Regionale per chiedere la creazione di un’apposita area vasta montana o quantomeno una differente regolamentazione all’interno dell’attuale Area Vasta 2 in ragione della peculiarità del territorio lontano dalla costa. Solleciteremo una deroga alla normativa Balduzzi in quanto considerare parametri numerici uguali per situazioni territoriali diverse non è ragionevole”. Sul piede di guerra il Comitato Sveglia Fabrianesi che intende organizzare nuove manifestazioni in difesa dell’ospedale Profili.

Sagramola, Segretario provinciale Pd

“Il problema non è la data sul parere del Comitato ministeriale Percorso Nascita Nazionale. Un Ministro uscente in quei giorni di caos non esercitava il ruolo autorevolmente. Il nuovo non c’era ed entrando “forse” non conosceva la decisione. Ora si tratta di ribaltare il tavolo e ricostituire una catena: Ministero, Regione e Comune a difesa del punto nascita. Il Sindaco chieda un incontro al Ministro come ha fatto il Presidente Ceriscioli. Trattiamo e vediamo le carte di tutti. Il supporto dei Parlamentari sarebbe auspicabile. Questa è la via maestra. Tutte le istituzioni per i cittadini. I dati tecnici si possono superare con scelte politiche condivise”. Così l’ex sindaco di Fabriano, Giancarlo Sagramola, attuale segretario provinciale Pd.

Sveglia Fabrianesi

“Punto nascita ospedale di Fabriano. Per quanto mi riguarda, sono e rimango ferma alle dichiarazioni del Dr. Marini il quale ci ha confermato più volte che a fronte di un ospedale unico regionale, avremmo potuto contare su due poli montani. Urbino e Fabriano. Ecco, questa è la sintesi che mi porta a chiedere il rispetto di quanto più volte ribadito dai vertici regionali. Fabriano, Ospedale punto di riferimento della zona montana. Niente deroghe, quindi. Ma solo il rispetto di quanto promesso. Il nostro Ospedale orgoglio di una zona montana finalmente sganciata da Jesi e Senigallia”. Così Katia Silvestrini, Sveglia Fabrianesi.

Marco Antonini