“SBAGLIATO TOGLIERE IL CENTRALINO IN COMUNE”

Fabriano – Scompare anche a Fabriano il centralinista del Municipio. Chi telefona al numero 0732-7091, infatti, non trova più i soliti addetti che, con garbo rispondono agli utenti, ma una voce registrata. Si attiva nella città della carta il “sistema risponditore automatico con selezione della scelta”. I risparmi verranno investiti in cultura. Quando gli uffici saranno chiusi non ci sarà nessuno a rispondere, ma solo il consiglio di inviare una mail per inviare eventuali richieste di informazioni. E’ la novità attiva in Municipio dal primo luglio. Effettuato l’affidamento diretto sulla piattaforma Mepa alla ditta Punto Com srl per un importo complessivo di 1.952 euro, Iva compresa. In poche parole il centralino automatico permette di trasferire la chiamata a un determinato numero senza l’ausilio del personale che verrà dirottato ad altri uffici. Nessun taglio è previsto perchè il personale impiegato al centralino e in portineria andrà ad effettuare altre mansioni negli uffici dove c’è più carenza di personale.

Comitato Sveglia Fabrianesi all’attacco

“In riferimento alla scelta dell’Amministrazione comunale di sostituire il centralino “umano” con un risponditore automatico, siamo certi nell’affermare che la presenza di un centralinista, assicura, in ogni caso, una risposta immediata all’utente e quindi un servizio migliore attraverso informazioni maggiormente dettagliate. Pensiamo a tale proposito al periodo del terremoto, così come a Fabriano in Acquarello, o addirittura alla futura Fabriano Città Creativa Unesco 2019. Naturalmente nulla avrà più la stessa efficienza. Tutto sarà più difficile, freddo e distante se non dispersivo. Ma al contempo ci preoccupiamo non solo dell’aspetto tecnico, a nostro parere penalizzante per tutta la città e per i possibili turisti, ma anche del personale che verrà spostato in altre mansioni. Se è vero, come è vero, che il livello di civiltà di una comunità, si misura nella capacità che questa comunità ha di dare risposte alle tante piccole e grandi esigenze delle persone con disabilità, allora, non basta “spostare” una persona come una pedina su una scacchiera, ma bisogna attuare dei progetti di inclusione considerando i diritti e le esigenze della persona con disabilità. Il lavoro è importante, fondamentale per tutti noi, ma per queste persone diventa determinante. Nel contempo riteniamo preoccupante la continua ricerca di isolamento di questa amministrazione, attraverso l’utilizzo massiccio di strumenti informatici. Poco tempo fa con il GESTI, che ha comunque dimostrato tutta la sua inefficienza, oggi con il centralino: freddo, sterile e falso a totale discapito del rapporto e del calore umano. Non è difficile pensare che questo causerà anche un deprecabile isolamento di quei ragazzi che verranno spostati ad altre mansioni. Ragazzi per i quali è importante dare un senso alla propria giornata attraverso un vero lavoro che rafforzi non solo l’identità professionale ma anche quella personale”.