SS76, RIAPRE LO SVINCOLO DI BORGO TUFICO
Riapre oggi, martedì 22 maggio, festa di Santa Rita, dopo anni di lavori, lo svincolo di Borgo Tufico, quello che permette a coloro che percorrono la SS76, di andare ad Albacina, Cerreto d’Esi, Matelica (e quindi nel Maceratese) senza il bisogno di raggiungere Fabriano Est e tornare indietro perdendo tempo e denaro. Una decisione attesa da tempo dagli abitanti della zona e dai pendolari che hanno protestato, in più di un’occasione, sulla chiusura così prolungata di questa uscita situata a metà strada tra Genga e la città della carta. L’annuncio è stato fatto ieri dal sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli, che ha spiegato come “la riapertura avviene con lieve anticipo rispetto alla tabella di marcia e ciò fa pensare che le pressioni fatte siano servite a qualcosa”. In effetti il primo cittadino, recentemente, aveva scritto una lettera ai vertici di Quadrilatero, ai Presidenti di Marche e Umbria, Ceriscioli e Marini, al Ministro delle infrastrutture e ai parlamentari umbri e marchigiani per sollecitare attenzione e interventi per scongiurare rallentamenti del cantiere. Tutto ciò a seguito dell’allarme lanciato dai sindacati. “Seguiamo con apprensione le vicende finanziarie della ditta Astaldi con il timore che queste possano incidere negativamente sull’avanzamento dei lavori. Questi cantieri – aveva rimarcato – hanno provocato solo profonde ferite in un territorio con notevoli pregi naturalistici non indifferenti, disagi alla circolazione sull’asse viario principale, soprattutto nella tratta Fabriano-Serra San Quirico, e in prossimità delle frazioni, come Castelletta, Grotte, Borgo Tufico, Albacina, Cancelli, Campodiegoli”.
Disagi, questi, che i cittadini vivono ormai da oltre 10 anni. Con la riapertura dello svincolo di Borgo Tufico, e quella provvisoria dell’uscita di Cancelli-Campodiegoli, gli automobilisti possono tornare a circolare regolarmente sulla tratta Ancona-Perugia. Da anni, infatti, è una vera e propria odissea. Prima lo svincolo di Cancelli, chiuso per più di un anno che obbligava i mezzi provenienti dall’Umbria ad arrivare a Fabriano Ovest e a tornare indietro per raggiungere Sassoferrato o la zona industriale di Marischio; poi quello di Borgo Tufico-Albacina. Da qui, infatti, si passa per andare a Cerreto d’Esi, Matelica e nel Maceratese. Gli automobilisti e i camionisti provenienti dalla Vallesina sono stati costretti a fare più di 10 chilometri in più di strada. “Dobbiamo raggiungere l’uscita successiva, Fabriano Est, e tornare indietro – ha lamentato un pendolare. – Il traffico è spesso sostenuto”. Un disagio continuo per colpa degli svincoli chiusi che rende urgente il completamento dei lavori su tutta la tratta previsto non più questa estate, ma entro l’anno prossimo. Proseguono gli interventi per la realizzazione degli ultimi due lotti (Fossato di Vico-Cancelli e Albacina-Serra San Quirico) di circa 21 km totali, per un investimento di 400 milioni di euro.
Marco Antonini