COMITATO ESCLUSO IN UNIONE MONTANA, PARLA IL PRESIDENTE PESCIARELLI

di Ugo Pesciarelli, sindaco di Sassoferrato e presidente Unione Montana

In relazione all’incontro che si è svolto presso l’Unione Montana il 27 novembre u.s. tra i sindaci dell’Ambito territoriale 10, le organizzazioni sindacali ed il Direttore dell’Area Vasta 2, ed a proposito delle conseguenti polemiche scaturite, è assolutamente necessario fare chiarezza. Non si possono confondere i tavoli istituzionali con i momenti di partecipazione. L’incontro in questione infatti non era un’assemblea, come erroneamente dichiarato dal collega sindaco di Fabriano, ma un incontro istituzionale convocato da me, in qualità di presidente del comitato dei sindaci, invitando i sindacati, i sindaci ed il Direttore dell’Area Vasta 2, cosi come concordato in un precedente incontro con le organizzazioni sindacali stesse. Il Comitato per il punto nascite ed il Tribunale del Malato sono stati invitati autonomamente ed inopportunamente dal sindaco di Fabriano e quindi non hanno partecipato all’incontro solo per correttezza istituzionale e non certo per sterili formalismi.

D’altra parte i momenti di ampia partecipazione e coinvolgimento popolare, ugualmente importanti e fondamentali, vanno opportunamente organizzati dandone adeguata comunicazione e visibilità, consentendo a tutti i portatori di interessi generali di partecipare e non soltanto a quei soggetti che uno o un altro sindaco invita. Su questo aspetto c’è già l’impegno e la disponibilità di tutti ad organizzare specifici incontri. Vale la pena ricordare che le nostre istituzioni si fondano sul principio della democrazia rappresentativa e pertanto i sindaci, eletti direttamente dai cittadini, sono a tutti gli effetti i veri rappresentanti delle comunità locali e quindi tenuti a partecipare a tutti gli ambiti istituzionali nei quali si esplica il proprio mandato. I rappresentanti del Tribunale del Malato e del Comitato per il punto nascita sapranno sicuramente comprendere le ragioni di quanto accaduto distinguendo tra sterili ed inutili demagogie e populismi ed una seria ed articolata attività di collaborazione e confronto con tutti i soggetti interessati.