FABRIANO ATTENDE IL RITORNO DI ANNA

Far tornare Anna Tiberi a Fabriano quanto prima. E’ l’obiettivo dei familiari della ragazza morta sabato in Cina dopo un volo dal terzo piano dell’hotel a Ningguo dove si trovava per lavoro. Tutta la città attende di poter salutare ufficialmente la mediatrice linguistica di 25 anni che parlava correttamente inglese e cinese. Nel continente asiatico è partito l’iter burocratico che permetterà, non prima della settimana prossima, di far tornare la salma in Italia. Sarà il fratello maggiore Tommaso, con molta probabilità, a volare verso Wuxi, in Cina, nei prossimi giorni, per il triste compito del riconoscimento della salma e per portare a casa anche gli ultimi affetti della sorella custoditi in camera. Ancora in forse la partenza anche di Giacomo che sta in stretto contatto con il Consolato. I familiari hanno escluso dal primo momento l’ipotesi del suicidio perchè “Anna è sempre stata una ragazza solare, piena di vita, con tanti progetti per il futuro” e stanno cercando di avere maggiori dettagli su ciò che è successo sabato notte nell’hotel. Secondo le autorità locali si tratta di tragica fatalità e ciò escluderebbe il coinvolgimento di altre persone. Dalle registrazioni delle telecamere di sicurezza dell’hotel, inoltre, non sono stati immortalati particolari che potrebbero far cadere questa certezza della fatalità. Anna sarebbe entrata nella camera condivisa con due colleghe più grandi di lei che già dormivano e, nel tentativo di chiudere la finestra, forse bassa e senza protezioni particolari, si sarebbe sbilanciata troppo. Così ha perso l’equilibrio ed è caduta di sotto ed è morta sul colpo. Il Consolato italiano a Shangai sta seguendo le indagini. Fonti diplomatiche riferiscono che “le autorità cinesi stanno lavorando con molta precisione e nel massimo riserbo. Se ci saranno nuovi dettagli verranno comunicati a conclusione delle indagini”. La polizia ha già interrogato parte del personale in servizio nella struttura e i componenti del gruppo che stava accompagnando alla scoperta della Cina antica. Proprio la ragazza, il giorno prima della tragedia, aveva comunicato tramite Whatsapp con la mamma, Caterina, ed aveva inviato alcune foto. “Qui si sta molto bene” è stato l’ultimo messaggio inviato in Italia. Con i genitori si sentiva tutti i giorni Anna e nessuno ha mai avuto il motivo di pensare a qualche tipo di problema. Resta la sofferenza per la perdita di una figlia così giovane e tanti dubbi su come sia potuta scivolare in quel modo per chiudere una finestra. In Cattedrale si sono tutti stretti intorno ai genitori, Pietro e Caterina, che da una vita prestano servizio in parrocchia: lui come braccio destro del parroco per tanti servizi quotidiani, lei come catechista. Tante le persone che hanno voluto far sentire la propria vicinanza a una famiglia il cui destino è stato scritto, in maniera drammatica e improvvisa, in pochi attimi a migliaia di chilometri di lontananza e che mai farà ritornare, sul loro volto, il sorriso spensierato.

Don Aldo Mei

Monsignor Aldo Mei, parroco emerito della Cattedrale di Fabriano, ricorda Anna Tiberi, la 25enne deceduta in Cina. “Una ragazza attiva, determinata, piena di vita, collaborativa e gentile” sono le sue prime parole. I genitori della ragazza, Pietro e Caterina, sono due persone molto stimate e conosciute a Fabriano e attive a San Venanzio. “Pietro è stato il mio braccio destro – ha confidato don Aldo Mei – e Caterina è una catechista che ha avuto sempre a cuore tutti i bambini che ha accompagnato alla prima Comunione e alla Cresima. Hanno cresciuto Anna con i valori del rispetto, dello studio e dell’educazione. Hanno trasmesso a lei e agli altri due figli più grandi, il dono della fede”. Nelle parrocchie si sta pregando per la studentessa che parlava italiano, inglese e cinese. “Stava bene a Wuxi, il lavoro le piaceva – ha detto il sacerdote – e per molti era l’anima del gruppo turistico che accompagnava. La sua curiosità e solarità sono state una marcia in più nell’affrontare il lavoro”. Parole commosse quelle dell’ex parroco che ha in comune con Anna la passione per i viaggi. Don Aldo, infatti, è stato, per una vita, guida spirituale di tanti pellegrini che sono andati in Terra Santa. E’ proprio la fede a consolare ora la famiglia distrutta dal dolore. “Anna è nelle mani di Dio – ha sottolineato – e vive nel Signore. Questo è il conforto che ho portato ai familiari che stanno vivendo, nella preghiera, il momento del lutto”. A tutti ilsacerdote ha consigliato di leggere il capitolo 11 del vangelo di San Giovanni.

Marco Antonini