“DETERMINATA E PIENA DI VITA”, IL RICORDO DI DON ALDO MEI

Monsignor Aldo Mei, parroco emerito della Cattedrale di Fabriano, ricorda Anna Tiberi, la 25enne deceduta in Cina. “Una ragazza attiva, determinata, piena di vita, collaborativa e gentile” sono le sue prime parole. I genitori della ragazza, Pietro e Caterina, sono due persone molto stimate e conosciute a Fabriano e attive a San Venanzio. “Pietro è stato il mio braccio destro – ha confidato don Aldo Mei – e Caterina è una catechista che ha avuto sempre a cuore tutti i bambini che ha accompagnato alla prima Comunione e alla Cresima. Hanno cresciuto Anna con i valori del rispetto, dello studio e dell’educazione. Hanno trasmesso a lei e agli altri due figli più grandi, il dono della fede”. Nelle parrocchie si sta pregando per la studentessa che parlava italiano, inglese e cinese. “Stava bene a Wuxi, il lavoro le piaceva – ha detto il sacerdote – e per molti era l’anima del gruppo turistico che accompagnava. La sua curiosità e solarità sono state una marcia in più nell’affrontare il lavoro”. Parole commosse quelle dell’ex parroco che ha in comune con Anna la passione per i viaggi. Don Aldo, infatti, è stato, per una vita, guida spirituale di tanti pellegrini che sono andati in Terra Santa. E’ proprio la fede a consolare ora la famiglia distrutta dal dolore. “Anna è nelle mani di Dio – ha sottolineato – e vive nel Signore. Questo è il conforto che ho portato ai familiari che stanno vivendo, nella preghiera, il momento del lutto”. A tutti ilsacerdote ha consigliato di leggere il capitolo 11 del vangelo di San Giovanni.

Il ritorno a Fabriano

Una tragica fatalità  ha portato via per sempre la giovane Anna Tiberi, fabrianese, mediatrice linguistica, morta sabato notte dopo un volo di circa 10 metri dalla finestra della sua camera d’hotel situata al terzo piano della struttura. Era rientrata dopo una giornata trascorsa a visitare la Cina antica, a circa quattro ore di distanza da Shangai. L’hotel nel quale lavorava aveva organizzato una gita di alcuni giorni. Anna ha accompagnato il gruppo con grinta e determinazione. Divideva la stanza d’hotel insieme a due donne cinesi di mezza età che facevano parte, anche loro, dello staff. Sembrava tutto tranquillo fino a sabato sera. Poi la tragedia. “Anna – ha raccontato il fratello maggiore – è rientrata nella stanza. C’era la finestra aperta e le sue colleghe già dormivano. Il davanzale era molto basso. Secondo gli investigatori cinesi, nel tentativo di chiuderla, si è sbilanciata troppo ed è caduta di sotto”. Per lei non c’è stato nulla da fare. Fabriano attende il ritorno della salma per salutare una ragazza che aveva fatto dell’impegno e dello studio, la sua ragione di vita.

Marco Antonini