SCUOLE SICURE, ANCORA PROBLEMI. CHIESTO CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO
A cura del gruppo consiliare CambiaMenti – Cerreto D’Esi
Come si è evidenziato nel corso dell’ultimo consiglio comunale, il problema delle nostre scuole è ancora in alto mare, tanto che il sindaco si è trincerato dietro un “non dico niente fino a dopo la metà di agosto”, cioè a meno di un mese dalla riapertura dell’anno scolastico. Ora, al di la del fatto che il sindaco dimentica di essere il rappresentante dei cittadini e non il padrone del paese, non può non informare su cosa e quanto stia facendo proprio per un senso di dovere nei riguardi della città intera. Esaminiamo rapidamente quanto accaduto senza populismi e politichese. E’ palese che quando si è posto il problema delle scuole si è creato un problema di grosse dimensioni (cosiddette patate bollenti) che non sarebbe stato di facile soluzione. Si è prima cercato di ignorarlo dicendo che le scuole erano agibili per poi contrastare quanti volevano affrontarlo e che chiedevano di effettuare le prove di vulnerabilità sismica (opposizioni, genitori, comitato scuole sicure). Questo ha portato a ritardare la conoscenza dei risultati delle vulnerabilità e quindi la ricerca di alternative fino ad oggi; ovviamente conoscere i risultati prima avrebbe creato sicuramente dei disagi durante l’anno scolastico, ma avrebbe consentito, chiudendo le scuole, di rientrare nella graduatoria per reperire i fondi per una sistemazione definitiva (polo scolastico nuovo). Crediamo che se invece che ragionare da padrone (oltretutto capisco solo io), si fosse accettata la collaborazione di altre persone, si sarebbe potuto fare di più senza ridursi agli ultimi giorni e dover trovare soluzioni avendo l’acqua alla gola. Quello che ci interessa è risolvere il problema, purtroppo il nostro contributo è stato ignorato tuttavia non demordiamo dal continuare a sollecitare/consigliare il sindaco a darsi seriamente da fare. Per quello che riguarda gli assessori, dopo l’ultimo consiglio dove hanno votato contro la mozione di chiusura della scuola senza argomentare alcunchè come se fosse una questione che non li riguardasse, bè……….. francamente ci sembra superfluo continuare a spendere parole.
PARTITO COMUNISTA LAVORATORI: RICHIESTO UN CONSIGLIO COMUNALE STRAORDINARIO
Di Marco Zamparini, consigliere comunale
Il gruppo consiliare del Pcl e quello dei Cambiamenti, hanno richiesto un consiglio comunale straordinario per discutere tutta la situazione delle nostre scuole. Il consiglio straordinario dovrà tenersi tra venti giorni, ossia entro e non oltre il 4 settembre 2017. E’ assurdo che ancora ad oggi non sappiamo dove gli alunni inizieranno il nuovo anno scolastico, altrettanto inammissibile è che fino ad oggi abbiamo aspettato un’assemblea pubblica, da noi proposta e votata da tutto il consiglio all’unanimità, ma mai effettuata dall’ assopito Sindaco. In questo consiglio abbiamo chiesto anche la presenza della dirigente scolastica Adriana Verdini e dei tecnici che hanno svolto le prove di vulnerabilità, gli ingegneri Tittarelli e Clementi. Quest’ultimi dovranno spiegare pubblicamente, tutte le criticità delle scuole ed i rischi annessi, nel testo della richiesta troverete tutte le domande che saranno poste ai tecnici. Considerato che questa oscurantista e vergognosa maggioranza non si è mai degnata di comunicare pubblicamente le sue intenzioni e la sua posizione politica in merito alla sicurezza delle strutture scolastiche, anzi, paradossalmente continua a sostenere che le scuole sono agibili, per questo abbiamo ritenuto doveroso che i cittadini ed i genitori sappiano apertamente dove inizieranno il nuovo anno scolastico gli studenti e soprattutto quale sarà il destino delle nostre scuole e se allo stesso tempo c’è la reale intenzione politica di costruire un nuovo polo scolastico unico. Noi del Pcl, come già dichiarato nel consiglio comunale del 31 luglio, abbiamo già protocollato un esposto- denuncia alla Procura della Repubblica in merito a tutta la situazione scolastica emersa in questo anno post- sisma e per le passate negligenze, come ad esempio non aver rispettato il OPCM 3274/2003. Insomma ci sono tutti nel calderone, nessuno escluso. A circa un mese dall’inizio delle lezioni ancora non sappiamo il destino dei nostri figli, tutto questo parla da sé Sindaco e si dimetta.