TRUFFATI IN CASA, ANZIANI SOLI, INDIFESI E SPAVENTATI

di Marco Antonini

Nonostante gli appelli le porte di casa si sono aperte, ancora una volta nel Fabrianese, a ignoti che, con la scusa di un incidente stradale capitato alla figlia della povera vittima, estorcono denaro e gioielli. Nonostante gli appelli degli organi di informazioni accadono ancora episodi del genere che confermano anche la tanta solitudine in cui vivono tanti anziani lontani dai figli che a volte si ricordano di loro solo la domenica. Indifesi e soli sono le prede migliori dei giovani truffatori.

I consigli di Radio Gold

 Truffe a casa, al negozio o alla Posta? Diventiamo più furbi e denunciamo senza paura né vergogna. Curate il rapporto con i vicini, coinvolgi parenti e amici: rimanere soli o isolati rende più vulnerabili e bersaglio dei malintenzionati. In caso di difficoltà chiama 112 Carabinieri; 113 Polizia; 117 Guardia di Finanza

A casa

Non aprire MAI agli sconosciuti. Non fare entrare le persone che dicono di essere state mandate da: amministratore, vicino, banca, un parente, Insp. Occhio ai falsi funzionari: verificare sempre con una telefonata se il funzionario che bussa alla porta è stato mandato da un certo ente. Se non sei sicuro non aprire! Non mostrare a nessuno dove tieni oggetti preziosi o denaro. Nessun addetto a qualsiasi società di servizi è autorizzato a chiedere denaro porta a porta. Non consegnare denaro Non dare soldi per risolvere controversie con le forze dell’ordine: in nessun caso è richiesto denaro. Quando utilizzi internet diffida di chiunque chieda le tue credenziali e informazioni personali. Non comunicare mai i tuoi dati bancari.

In giro

Quando esci dalla banca o dall’Ufficio postale non farti distrarre e non farti avvicinare da sconosciuti, anche se sono gentili: nessun cassiere nell’Ufficio postale o in banca ti rincorre perché ha sbagliato a darti i soldi. Per strada non fermarti per dare ascolto a chi ti avvicina chiedendoti di pagare un debito contratto da un tuo parente (figlio o nipote) , non consegnare denaro.

Truffe a Fabriano – Tre storie

Finto corriere ferma una donna per consegnarle un pacco all’apparenza ordinato dal figlio e riscuotere la somma di mille euro. L’episodio è accaduto nei mesi scorsi in via Martiri della Libertà di Fabriano, in pieno giorno. Una 83enne stava tornando dal supermercato quando un giovane in giacca e cravatta l’ha chiamata per nome e le ha detto di avere uno scatolone con materiale informatico da lasciarle per il figlio che, proprio in quelle ore, si trovava a lavoro. L’anziana inizialmente ha fatto parlare il rappresentante, ma quando gli ha risposto che l’avrebbe pure accompagnata a casa o in banca per incassare, possibilmente in contanti, mille euro è andata su tutte le furie. Ha alzato il bastone ed ha cominciato ad urlare e l’uomo è fuggito via nel giro di pochi secondi. Un complice, poco lontano era pronto con l’utilitaria per scappare e evitare possibili complicazioni e dei due si sono perse le tracce. La donna ha chiamato le forze dell’ordine e il figlio. Entrambi si sono complimentati per la prontezza della nonnina che non si è lasciata condizionare dal bell’aspetto dell’uomo ed ha reagito fermamente per allontanarlo.

Due complici per truffare una vecchietta di Fabriano: uno al telefono, l’altro sarebbe passato poco dopo a casa della donna per ritirare l’oro. In cambio i due avrebbero evitato che il genero della vittima finisse in carcere a Perugia. I carabinieri, però, allertati da un partente sono giunti sul posto e hanno sventato la truffa poco prima dell’arrivo del giovane finto avvocato che è stato fermato nell’auto dove stava impostando il navigatore per raggiungere la casa e ritirare i gioielli. I carabinieri di Fabriano hanno denunciato per tentata truffa un 45enne di Napoli. Aveva raggiunto il Fabrianese per raggirare una vecchietta di 70 residente in città. E’ caccia al complice che, al telefono, stava cercando di ingannare la donna.

Un’anziana di 80 anni che ha rischiato di perdere l’oro di famiglia. Una persona si è presentata a casa per comunicare alla donna che sua figlia era rimasta coinvolta in un incidente stradale ed è stata trattenuta dai carabinieri in caserma. Per evitare una denuncia doveva consegnare in contanti 6mila euro. Talmente tanta la paura che non si è domandata perché i militari e la figlia non l’hanno contattata direttamente. La voglia di salvare la figlia era stata talmente tanta che si è fidata dell’uomo: per avvalorare la sua posizione ha contattato anche un finto avvocato suo complice che, al telefono con la vittima, ha confermato la richiesta di denaro fingendosi militare e spiegando alla donna che l’unica alternativa al pagamento sarebbe stata una denuncia. Poche ore dopo, fortunatamente, i veri carabinieri si sono messi sulle tracce della banda e l’hanno fermata alle porte di Roma.