DENTRO E FUORI CRATERE – Il punto politico da Fabriano

Sono 131 in tutto i comuni di Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo che figurano nel cratere del sisma che dal 24 agosto al 30 ottobre ha interessato l’Italia centrale. La gran parte dei Comuni, 87, si trova nelle Marche. Il presidente della Regione Luca Ceriscioli assicura che ”per i cittadini non ci sarà differenza tra dentro e fuori cratere: tutti i danni diretti causati dal sisma ad abitazioni o ad attività commerciali, edifici pubblici saranno risarciti al 100 per cento. Fatta eccezione per le seconde case fuori cratere che non si trovino nei centri storici e nei borghi, e per cui è previsto comunque un risarcimento al 50 per cento”. Ma i cittadini e le imprese che ricadono nel cratere possono chiedere il rinvio dei pagamenti dei tributi: un’agevolazione che nei Comuni più grandi (Teramo, Rieti, Ascoli Piceno, Macerata, Fabriano e Spoleto) si applicherà però solo a chi ha subito danni diretti dal sisma. E i sindaci potranno sforare il pareggio di bilancio e rinviare il pagamento dei mutui. Nel comprensorio fabrianese via libera all’ingresso nel cratere per Fabriano e Cerreto d’Esi (nella foto il centro chiuso alle auto), si sta lavorando, invece, per l’inclusione di Sassoferrato e Genga in sub emendamento.

LE REAZIONI DA FABRIANO

URBANO URBANI, GIOVANNA LELI, DANILO SILVI (CITTA’ PROGETTO)

Città Progetto esprime soddisfazione per l’inclusione di Fabriano nel cosiddetto “cratere” della sequenza sismica del 24 agosto – 30 ottobre 2016, non per caso abbiamo presentato una mozione fatta propria da tutti i gruppi consiliari e dalla amministrazione che impegnava il Sindaco a chiedere proprio di inserire Fabriano in Fascia 1. Ora ad una prima analisi il DDL n. 189 del 17/10/2016 e seguente ci sembrano soddisfacenti nelle articolate linee di indirizzo. Tuttavia attendiamo le ordinanze operative che traducano le intenzioni del decreto in strumenti operativi, come previsto all’articolo due, comma secondo, del decreto legge. Ci attendiamo ordinanze chiare, emanate dal Commissario Straordinario, che mettano in condizione tecnici, imprese e cittadini di lavorare presto e bene. Altrettanto importante sarà vigilare su quanto verrà messo in campo per rilanciare i settori produttivi cosi duramente colpiti anche nel nostro vasto e laborioso territorio. Per tutto questo, ed anche per spazzare via una serie di “si dice” sbagliati su questo terremoto e su quello del 1997, chiederemo all’amministrazione un tavolo permanente di confronto sulle corrette procedure da attuare nei prossimi mesi

FRANCESCO DUCOLI (PD FABRIANO)

“Stiamo valutando attentamente insieme ai vertici regionali dell’amministrazione e del Partito tutte le questioni relative al sisma per Fabriano, sia dal punto di vista dell’inclusione nel cratere, sia della fattibilità di ulteriori interventi a tutela delle attività colpite, come dimostra anche l’incontro avvenuto mercoledì in Regione. Siamo fiduciosi in una positiva risoluzione delle varie tematiche, in attesa dell’ufficialità dell’inclusione di Fabriano tra i comuni del cratere.”

 

TERZONI (M5S): “NELLE MARCHE COLPITE 300 SCUOLE: QUADRIMESTRE A RISCHIO. PRESENTATA INTERROGAZIONE”

“Via via che ci arrivano gli esiti dei sopralluoghi effettuati nelle aree colpite dalle forti scosse di fine ottobre, il quadro si fa ogni ora più preoccupante. Soprattutto per quanto riguarda i plessi scolastici: sono 600 in tutto le scuole interessate dagli eventi sismici, 300 delle quali soltanto nel territorio marchigiano. Di queste, ce ne sono 62 inagibili, parzialmente o totalmente. All’indomani della scossa del 30 ottobre erano 7800 gli studenti impossibilitati a seguire le lezioni, più della metà dei quali proprio nelle Marche. Passati 18 giorni il numero si è sensibilmente assottigliato, però il tempo vola e in qualche caso non sono ancora state individuate soluzioni alternative. Per questo ho depositato un’interrogazione parlamentare al ministero della Pubblica Istruzione: il quadrimestre di molti ragazzi è a rischio, e vogliamo conoscere nel dettaglio il quadro della situazione prima possibile”. E’ quanto afferma, in una nota, la portavoce del movimento 5 Stelle presso la camera dei Deputati On. Patrizia Terzoni. “Purtroppo viviamo in un paese –sottolinea – dove soltanto il 13% degli edifici scolastici ha precisi requisiti antisismici. Nel portare il caso in Aula, ho chiesto al governo se non sia il caso di facilitare linee di finanziamento per lavori di adeguamento per gli enti proprietari dei plessi stessi: il livello di sicurezza delle nostre scuole è vergognoso. Andrebbero realizzati interventi sia dal punto di vista della “tenuta” di fronte a calamità di questo tipo, sia per quanto che riguarda l’efficientamento energetico”.

TERREMOTO MARCHE, IN 10 GIORNI RECUPERATE OLTRE 300 OPERE D’ARTE GRAZIE AL VOLONTARIATO SPECIALIZZATO

Voci, sorrisi, coraggio e speranza stanno animando in questi giorni le silenziose piazze dei centri storici marchigiani colpiti duramente dal Sisma del 24 agosto prima e poi del 26 e 30 ottobre. Sono i volontari del gruppo Protezione Civile della Regione Marche specializzati nel recupero e messa in sicurezza dei Beni Culturali che dal 7 novembre scorso stanno lavorando per recuperare e mettere in sicurezze l’enorme patrimonio che caratterizza le Marche. In questa regione, infatti, ci sono circa 100 teatri, 500 piazze, 315 biblioteche, 400 musei e raccolte, oltre 1.000 monumenti tra abbazie, chiese romaniche e santuari, rocche e castelli. Sono 34 i siti archeologici, gran parte del cammino francescano, la via Lauretana, 2 antiche vie romane e 22 tra i borghi più belli d’Italia. Un enorme patrimonio messo a dura prova in questi mesi ma che i volontari stanno cercando di difendere con passione, entusiasmo e determinazione. L’esperienza del volontariato ambientale al servizio del patrimonio culturale in emergenza nasce proprio nelle Marche a causa degli eventi sismici che hanno colpito l’Italia tra la fine degli anni ‘90 e l’inizio del 2002 (Umbria-Marche 1997 e Molise 2002), e si è andata via via consolidandosi fino al 2007 con la firma di un Protocollo Nazionale (più volte rinnovato ed aggi ancora in vigore) che vede coinvolti la Direzione Regionale per i beni culturali e paesaggistici delle Marche con il Dipartimento di Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Dipartimento per le Politiche integrate di Sicurezza e per la Protezione Civile della Regione Marche e Legambiente. Il Gruppo di Protezione Civile specializzato nel recupero e messa in sicurezza dei Beni culturali, il primo in Italia specializzato in questo settore, rientra nella colonna mobile della Regione Marche ed è composto da 118 volontari di ogni età residenti in tutta la regione, uniti dalla passione per il loro territorio, veri paladini al servizio della comunità per la difesa della nostra eredità culturale. Ognuno di loro mette gratuitamente competenze e professionalità (restauratori, storici dell’arte, architetti, tecnici di diversa provenienza, carabinieri e VVF in pensione e molto altri) a sostegno del Segretariato Marche del MiBACT che coadiuvati dai VVF e dai Carabinieri del gruppo di Tutela Beni Culturali nei primi 10 giorni di operazioni hanno messo in salvo oltrre 300 opere dalle chiese, musei e pinacoteche dei comuni di Sarnano, Visso, Caldarola e San Ginesio.