SERENELLA FUCKSIA: “TERREMOTO, ORA PARLO IO” – di Gigliola Marinelli

Terremoto Marche, uno stato di emergenza che ha colpito e non si arresta ancora anche nella città di Fabriano. In momenti così difficili non ci sono schieramenti politici che tengano, è necessario fare squadra e instaurare un clima collaborativo tra amministrazione e cittadini. Ne parliamo con la senatrice Serenella Fucksia che sta seguendo in prima persona l’emergenza sisma a Fabriano e nelle Marche.

Senatrice, ci siamo sentite giorni fa per condividere notizie sullo stato di emergenza nei comuni colpiti dal sisma. So che ha effettuato dei sopralluoghi direttamente in loco può fornire degli aggiornamenti?

La situazione è molto grave perché la Regione è in sofferenza da oltre 2 mesi e le ultime scosse telluriche si sono concentrate proprio nel nostro territorio che ha bisogno di interventi urgentissimi per consentire alla cittadinanza di recuperare al più presto uno stato di normalità e nutrire speranza nel futuro senza abbandonare la propria dimensione di affettività e smarrire la propria identità. Noi siamo i nostri luoghi, le nostre abitudini, tradizioni, amicizie, la nostra famiglia, il nostro lavoro, apparteniamo alla città, al paese, al borgo, alla via in cui abitiamo e lo riflettiamo nel bene e nel male, consapevolmente o inconsapevolmente. Per cui questi eventi imprevisti non lesionano solo le cose materiali, non ci danneggiano solo economicamente, ma feriscono l’anima che ne rimane tracciata per sempre. In emergenza le maggiori difficoltà logistiche e organizzative sono legate alla variabilità del territorio montano, alla difficoltà viaria, al freddo che inizia a farsi sentire. Il lavoro in particolare non è sempre esportabile, non è fatto solo di new economy, telelavoro, ma di piccole e diversificate realtà tradizionali, talora di alta qualità e notevole tipicità, che richiedono l’integrità della filiera produttiva. Abbiamo l’agricoltura connessa alla terra amica e oggi anche nemica, abbiamo gli allevamenti e gli animali non sono valige, non è pensabile spostarli, occorre intervenire con dei moduli da allestire in loco e di persone che si prendano cura di loro. Ho visto persone che hanno lasciato la famiglia raggiungere luoghi sicuri lungo la costa, rimanere a dormire in tende improvvisate, talora addirittura nelle stalle con i cavalli o le mucche. Gli animali d’affezione invece quelli è scontato che debbano seguire la famiglia, perché alla famiglia appartengono e spero che questa consapevolezza sia acquisita da tutti. Prioritario anche il problema scuola, i ragazzi non possono perdere mesi di lezioni e abbiamo anche l’Università che per la nostra Regione è motivo di crescita economica e prestigio. Il 1° dicembre in Senato organizzo un Convegno proprio sulla sicurezza scuole, si parlerà  anche di questo. Abbiamo il monitoraggio degli edifici lesionati e soprattutto la programmazione della messa in sicurezza e della ricostruzione che sarà impegnativa e richiederà anni.

Sta preparando un’interrogazione in Senato in merito al terremoto Marche. Su quali aspetti specifici verterà?

Interverrò puntualmente con emendamenti mirati sul nuovo Decreto Terremoto e in legge di stabilità con misure di defiscalizzazione (detrazioni d’imposta, ma anche credito d’imposta e deduzioni dall’imponibile) mirate, ma sto lavorando anche a modifiche del testo unico delle imposte sui redditi per facilitare la ripresa economica di queste aree già provate dalla crisi del distretto industriale e ora massacrate per gli effetti degli ultimi eventi sismici con la proposta dell’istituzione di nuove zone franche. Ho fatto un’unica interrogazione correlata al terremoto, sulla verifica e messa in sicurezza del viadotto sul lago di Castreccioni a Cingoli, mentre ho preferito intervenire per sollecitare la verifica dell’agibilità delle case proponendo l’inclusione di più professionisti con una lettera indirizzata direttamente a Renzi, Errani e Curcio. E Curcio mi ha risposto rassicurandomi che provvederanno in tal senso e dichiarandosi disponibile e aperto alle mie osservazioni e richieste. Posso dire che oggi ho portato a casa e sono soddisfatta. Inoltre ho aperto un nuovo intergruppo parlamentare bicamerale per poter trasversalmente intervenire in modo operativo e diretto sia sull’emergenza che sulla ricostruzione e la messa in sicurezza di tutto il territorio. Spero che i parlamentari marchigiani parteciperanno.

Possiamo dire che Fabriano ha risposto egregiamente all’emergenza. Un suo giudizio in merito?

Certamente si. Credo che il Sindaco e tutti i volontari abbiano fatto un ottimo lavoro. Forti anche dell’esperienza del terremoto del 1997. Però se l’epicentro fosse stato qui, sarebbe stato tutto più difficile.

Molti nostri concittadini hanno lamentato uno scarso interesse dei media nei confronti del territorio fabrianese. In realtà possiamo dire in un certo senso di essere stati “fortunati” a non essere per una volta al centro della scena?

Per fortuna non siamo nel centro del cratere. Ma per me 1 sfollato vale 1, pertanto occorre la massima attenzione e nessuno deve essere lasciato indietro. Per cui Fabriano dovrà ricevere adeguate risorse, soprattutto per contenere i danni e agire sulla messa in sicurezza degli edifici e delle infrastrutture per il futuro. Consideriamo che anche la sommatoria delle scosse produce un danno cumulativo pur più dilazionato. Un po’ la stessa distinzione che abbiamo sul lavoro tra gli infortuni (evento acuto immediato e circoscritto nel tempo con dinamica chiara) e le malattie professionali (esposizioni cronica di agenti nocivi diluiti nel tempo, spesso multifattoriali). Di certo le nostre case pur agibili, magari solo con piccole crepe, sono oggi più vulnerabili di ieri.

Sono state sollevate polemiche sul fatto che spesso i nostri concittadini si siano sentiti come “abbandonati” dai loro rappresentanti istituzionali a Roma. Che ne pensa in merito? Può tracciare un bilancio del suo operato in questi anni di presenza al Senato della Repubblica?

La comunicazione è importante, ma è più importante fare. Con poche risorse e varie problematiche anche note, ho preferito fare. Ho lavorato tanto soprattutto per testi unici innovativi, non copiati e non ridondanti su tanti temi nella direzione che ho sempre detto in campagna elettorale: semplificazione, bel Paese, tutela dei deboli, miglioramento della qualità della vita dei cittadini, tutela degli animali. Ho seguito praticamente tutte le commissioni, con l’eccezione forse della difesa e degli esteri, ma ho seguito la 14° sulle politiche europee, quindi non è vero neanche questo. Forse ho anche esagerato nella eterogeneità dei temi. Mi sono lasciata prendere. E comunque sono sempre disponibile, chiamatemi quando volete, io ci sono e per tutti!

Si candiderebbe di nuovo o si è mai pentita di questa scelta?

Nella mia vita non mi sono mai pentita di nulla, perché ho sempre seguito il cuore e la mia coscienza in modo libero e appassionato, cercando talora di modificare ciò che non era come mi aspettavo e non mi piaceva. Così facendo la soluzione si trova sempre e le cose prendono il verso giusto da sole. Non mi sono posta il problema di una mia eventuale ricandidatura, sono troppo presa da quello che sto facendo ora, cerco di portare a casa degli obiettivi e concludere al meglio che posso questa legislatura, di certo molto impegnativa. Ora c’è da fare molto. Poi si vedrà. Poco fa la notizia attesa da tutti in città. Fabriano e Cerreto sono state inserite nel cratere sismico. Il buon senso è prevalso. Abbiamo lavorato bene.

Gigliola Marinelli