CERCAVA TARTUFO FUORI DAL PERIODO CONSENTITO, PESANTI SANZIONI

Domenica scorsa, dopo alcuni appostamenti, il personale del Comando Stazione Forestale di Cagli ha sorpreso un sessantenne di Cagli mentre era in cerca del pregiato fungo ipogeo. I forestali, che nel mese di settembre svolgono un costante servizio volto al contrasto della raccolta e commercializzazione del tartufo bianco (tuber magnatum pico) fuori dal periodo di raccolta, notavano una persona, con il proprio cane da tartufi, intenta alla ricerca all’interno di un bosco, in una zona particolarmente vocata alla presenza del tartufo. Nella Regione Marche, tuttavia, il calendario di cerca e raccolta prevede che il tuber magnatum pico, detto anche tartufo bianco di Acqualagna, sia possibile esclusivamente dall’ultima domenica di settembre al 31 dicembre, al fine di consentirne la corretta maturazione ed i non comprometterne la riproduzione. Circostanza sicuramente conosciuta dal trasgressore, in possesso di regolare tesserino per la raccolta di tartufi rilasciato dalla Comunità montana del Catria e Nerone di Cagli.

I controlli del Corpo Forestale dello Stato vengono intensificati proprio a ridosso dell’apertura della raccolta, quando le primizie e la mancanza di concorrenza solleticano l’ingordigia di cercatori senza scrupoli che troppo spesso non si rendono conto del danno che possono procurare al delicato ecosistema in cui il tartufo si riproduce. Le sanzioni amministrative previste per la cerca o raccolta fuori dal periodo di raccolta sono molto elevate, e vanno da un minimo di 516 € ad un massimo di 2582 €, oltre alla confisca del prodotto illecitamente raccolto.