CANE DA CACCIA INTRAPPOLATO NELLA RETE METALLICA DEL BOX

Due guardie zoofile della Legambiente Marche, nei giorni scorsi, si sono recate a Maiolati Spontini per verificare la detenzione di alcuni cani da caccia. Individuato il luogo dove erano situati i cani si sono trovate di fronte ad un evento alquanto sconcertante. Un cane da caccia, una springel spaniel , aveva la testa incastrata tra le maglie della rete elettrosaldata di un box. Vista la gravità della situazione le guardie zoofile allertavano fin da subito i medici veterinari dell’Asur di Jesi che una volta arrivati sul posto tentavano di liberare il cane, senza risultati. “Vedendo l’animale stremato – hanno detto – abbiamo deciso di contattare i Vigili del Fuoco del Comando di Jesi che tempestivamente sono accorsi per liberare il povero cane. In un attimo, con precisione ma anche con accurata attenzione, per non ferire il cane, i vigili del fuoco hanno tagliato la rete intorno al collo dell’animale liberandola da quella prigionia che perdurava da diverso tempo. Nel frattempo veniva chiamato anche il proprietario dei cani il quale si giustificava che in altre occasioni l’animale era rimasto incastrato nella rete”.

Spesso accade che dai controlli effettuati dalle guardie zoofile la detenzione dei cani ancora risulta non è idonea. Cani trovati ancora a catena che è vietata, box con metrature non regolari, condizioni igieniche in cui vivono gli animali precarie, acqua sporca. Inoltre come previsto dalle nuove modifiche alla Legge Reg,.le del 10/97 è anche vietato detenere gli animali in spazi angusti , privi dei contatti sociali tipici della specie, o in condizioni di isolamento fisico o sensoriale o in luoghi che non consentono un costante controllo del loro stato di salute o di benessere come è accaduto a questa povera cagnolina intrappolata nella rete, chissà da quanto tempo, senza che nessuno si accorgesse, nemmeno il proprietario stesso. Per questi divieti sono previste sanzioni che vanno dai 200 euro fino a 1.200 euro. Ora i cani sono stati trasferiti presso il canile sanitario di Jesi per le cure necessarie e in attesa di una nuova adozione. Si chiede una maggiore attenzione per Mary la springel spaniel rimasta incastrata nella rete che ha 9 anni ed è semicieca da un occhio. Per lei ormai “ la carriera di cane da caccia” è finita, ma non è finita per lei la voglia di ricevere coccole e un po’ di attenzioni che in questi ultimi tempi sono venuti a mancare. “In questa vicenda – spiega Legambiente – vogliamo ringraziare i Vigili del Fuoco, in questo caso la squadra di Jesi che è intervenuta per soccorrere Mary, ricordando che a livello nazionale sono l’unico Dipartimento riconosciuto per il soccorso pubblico e la tutela delle persone delle cose e degli animali”.

cs Legambiente