SGOMINATA BANDA DI FRODATORI INFORMATICI
Erano circa due mesi che l’Aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Jesi tentava di incastrare alcuni giovani che periodicamente si erano resi responsabili del reato di frode informatica all’interno della sala slot Paradise di Monsano. Ad accorgersi gli stessi militari, che da diverso tempo seguivano un gruppo di 5 giovani tra i 20 e i 23 anni, composto da due albanesi e tre italiani, i quali puntualmente erano soliti vincere cospicue somme di denaro. E’ stato sufficiente guardare attentamente le registrazioni delle telecamere installate all’interno, per accorgersi che il gruppo, dopo essersi attestato su 5 delle 8 postazioni della roulette, dopo aver scelto il numero, a partita avviata, utilizzando uno strumento acuminato, successivamente accertato essere la chiave di un’auto, facevano leva sul vetro del cilindro e, dopo averlo sollevato, con un’operazione repentina tale da non essere visibile se non guardando attentamente le registrazioni, posizionavano la pallina sul numero sul quale avevano puntato, originando quindi una vincita. Ovviamente, tutti insieme sceglievano solo e soltanto un numero, che solitamente era lo zero verde. Questa notte, verso l’una e trenta, i militari hanno atteso che il gruppo come di consueto entrasse nuovamente nella sala slot per sorprenderli in flagranza di reato. Determinante è stata anche la collaborazione del titolare, il quale, nel quantificare il danno approssimativamente in 22.000,00 euro circa, ha sporto formale querela nei confronti dei giovani, alcuni noti ai militari, in capo ai quali è stata inoltrata informativa alla Procura della repubblica di Ancona, addebitando ad ognuno ed in concorso tra loro il reato di frode informatica continuata.Sono in corso tutt’ora indagini per verificare se analoga frode informatica sia stata messa a segno anche in altre località della provincia.
RINVENUTA CASSAFORTE CON NUMEROSE ARMI RUBATE A FERMO
Ieri mattina i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile hanno rinvenuto abbandonata in via della Barchetta di Jesi una cassaforte forzata di grosse dimensioni, all’interno della quale erano contenuti numerosi fucili che, da un primo controllo, sono risultati essere stati rubati a Fermo lunedì. Probabilmente, gli autori del furto, avvedutisi della massiccia presenza di carabinieri per Jesi, impegnati nel quadro di attività di prevenzione per i reati contro il patrimonio, hanno pensato di abbandonare la refurtiva, evitando così di correre rischi. Le armi sono state trattenute in questi uffici in attesa di essere restituite al proprietario, che ne ha denunciato il furto al Commissariato di Fermo.