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REFERENDUM SULLA SANITA’ PER SALVARE OSTETRICIA

A un giorno dalla sentenza del Tar che svelerà il futuro del punto nascita dell’Ospedale “E. Profili”, il Coordinamento a favore del punto nascita continua a lavorare. L’obbiettivo del Coordinamento è quello di evitare in via definitiva la chiusura del reparto, facendo rimanere quindi le nascite in un ospedale che, in controtendenza con le intenzioni dell’amministrazione regionale, dovrebbe essere potenziato per diventare il polo di riferimento dell’area montana, che rischia di rimanere scoperta da servizi essenziali per i suoi abitanti. Per questo il Coordinamento, nonostante la presa di posizione del sindaco Giancarlo Sagramola che ha dichiarato il suo fermo NO alla proposta di referendum, prosegue lungo la sua strada, come pubblicamente dichiarato nell’incontro alla Sala AVIS. E’ necessario infatti andare oltre i provvedimenti tampone e assicurare al territorio che il reparto rimanga operativo in via definitiva. A breve dunque inizierà la raccolta firme, che vedrà i membri del Coordinamento presenti nelle piazze del territorio: l’obbiettivo è quello di raccogliere le 20.000 firme necessarie. L’attenzione del Coordinamento è dunque alta, non solo sul punto nascita, ma anche su ciò che, temiamo, accadrà a breve anche in altri reparti del nostro ospedale. Le lunghe lista d’attesa per una visita di controllo, la perdita della Banca degli Occhi e la carenza di personale medico sanitario con i disservizi che ne conseguono sono solo la punta di un iceberg. Temiamo infatti che in futuro l’opera di depotenziamento possa continuare, andando a toccare anche altri reparti essenziali per il nostro territorio, come quello di pediatria. Per questo il Coordinamento non si ferma e invita tutti i cittadini a tenere alta l’attenzione sulle prossime iniziative.

cs