DA BOWIE A GLENN FREY, TUTTO SEMBRA FINIRE

 In una settimana due mostri sacri del rock mondiale escono di scena. L’agghiacciante notizia di lunedì scorso della morte di David Bowie a quel post della notte scorsa in cui gli Eagles annunciano la scomparsa di Glenn Frey, storico chitarrista fondatore della band . E ti trovi in piena notte a commentare e a scrivere con i colleghi delle radio con quel tremolio nel cuore e con quella sensazione che tutto stia volgendo alla fine. La nostra generazione è cresciuta a pane e rock, eravamo cattivi e determinati con la voglia di combattere e la presunzione di cambiare questo mondo fottuto. Chi sognava la West Coast, il sogno americano, il viaggio senza fine passando per “Hotel California”…”su ch a lovely place ” prendendo la vita con il ” Take it easy”e chi sceglieva i voli pindarici dell’alieno Ziggy Stardust. La costante era spiccare il volo, intraprendere il viaggio senza curarsi della meta. Zaino in spalla e tutti ” on the road “. Bowie e Frey ci hanno dimostrato che è possibile volare, che se vuoi puoi lasciare una traccia indelebile nella storia. La “Blackstar “di Bowie ci sta guardando dal suo palco privilegiato in cielo, la chitarra di Glenn ci ricorda che il sogno non è completamente perduto. Il dramma siamo noi, adagiati sul ricordo di ciò che è stato e non tornerà più. Il rock ’70 sta perdendo i suoi capitani coraggiosi e ti ritrovi sulla soglia dei cinquant’anni a trascorrere le tue giornate in una gioiosa radio locale in compagnia dei loro brani, dedicandoli ai tuoi ascoltatori, pensando che poi alla fine non tutto è perduto. Quando hai vicino a te amici e colleghi che condividono con il tuo stesso cuore e passione un progetto, l’immortalità della musica di David e di Glenn sono la certezza che poi alla fine nessuno muore mai veramente. E aspetti con tristezza che il solito imbecille di turno posti sui social lo squallido:”Anche oggi tutti fan di Bowie o degli Eagles”. E nel frattempo nella consolle della tua radio dorata,con commozione e le lacrime agli occhi, carichi i brani in regia di Ziggy e Glenn, alla ricerca della tua immortalità…

Gigliola Marinelli