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L’ESAME SALVAVITA – di Alessandro Moscè

Potremmo essere di fronte ad una scoperta rivoluzionaria nel settore della sanità, ma servono sperimentazioni e un certo lasso di tempo per avere la conferma. Come è noto in molti tipi di tumore la diagnosi precoce è fondamentale per una maggiore possibilità di guarigione dell’individuo. Negli ultimi anni i ricercatori si sono dati da fare per sviluppare test che permettano di identificare le neoplasie ai primissimi stadi, quando non hanno ancora prodotto metastasi in tutto il corpo. Una delle soluzioni più ambiziose prevede lo sviluppo di una tecnica per scoprire l’eventuale presenza del tumore tramite un semplice esame del sangue, in anticipo rispetto allo sviluppo della stessa malattia. L’obiettivo non è stato ancora raggiunto, ma alcune grandi aziende di biotecnologie ci stanno lavorando e i loro responsabili sono ottimisti circa i progressi che potranno essere raggiunti. Mercoledì scorso “Illumina”, la più grande azienda al mondo che costruisce macchine per mappare il Dna, ha annunciato di aver dato vita ad un’azienda che avrà il compito di sviluppare un test del sangue per rilevare il cancro. La nuova società si chiama “Grail” e può contare su un fondo da 100 milioni di dollari messo insieme da “Illumina” con la collaborazione di altri investitori, compresi il cofondatore di Microsoft Bill Gates e quello di Amazon Jeff Bezos. Per l’azienda è stato selezionato un gruppo di consulenti scientifici che avranno il compito di soprintendere allo sviluppo del test. La sfida lanciata non è da poco e va oltre quella di dimostrare la validità dello screening. La parte più difficile non è tanto quella di accertare la capacità di identificazione della malattia, ma che il tipo di conoscenza acquisita sia significativa in termini di risultati. Bisogna fare i conti anche con l’imprevedibilità dell’evoluzione di un quadro clinico e con gli effetti collaterali delle terapie, spesso aggressive, nei confronti di un tumore appena percettibile e che non necessariamente avrebbe ucciso i pazienti. Si ha comunque la sensazione che la medicina proceda spedita verso dei traguardi imminenti. In altri settori il mondo si è fermato, ma la scienza non conosce ostacoli. Fortunatamente.

Alessandro Moscè