TATUATORE ARRESTATO, COLTIVAVA CANNABIS IN CASA

I Carabinieri della stazione di Cupramontana – Coordinati dal Capitano della Compagnia di Fabriano Boccolini – nell’ambito delle attivita’ tese a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato per coltivazione e detenzione di marijuana D.F.G. 49enne del luogo. Quello strano movimento di persone che da tempo si aggiravano tra le contrade Tufi e Posserra di Cupramontana non è passato inosservato ai carabinieri impegnati nei servizi di controllo del territorio. Inizialmente, stando al racconto di alcune persone, il tutto sembrava riconducibile alla presenza in zona di un soggetto che poteva svolgeva abusivamente l’attività di tatuatore. Ma già dai primi accertamenti prendeva corpo l’ipotesi che le ragioni fossero di tutt’altro genere, visto che i frequentatori di quella zona erano, perlopiù, già noti alle Forze di Polizia per essere assuntori di droga. Così, una volta individuata un’abitazione occupata da D.F.G., già conosciuto per i suoi trascorsi e che effettivamente prima di trasferirsi in quel centro svolgeva l’attività di tatuatore, si è deciso di effettuare una perquisizione domiciliare, con l’impiego di una unità cinofila antidroga del Nucleo di Pesaro. In casa i militari hanno subito avuto modo di notare la presenza di una vera e propria serra, con tanto di lampade alogene, allestita in una stanza nella quale erano in coltura una decina di piante di cannabis, mentre in un’altra stanza vi erano circa quattro chili di rami ed infiorescenze di cannabis già raccolti in essiccazione. Grazie all’impiego dell’unità cinofila è stato poi possibile rinvenire e sequestrare altri 2,8 chilogrammi di marijuana, precedentemente sigillata ermeticamente in confezioni di cellophane, poi chiuse in barattoli di vetro e nascoste in altri ambienti; ciò evidentemente nella vana speranza di sottrarle ad un eventuale controllo. Il fiuto attento dell’unità cinofila non ha lasciato scampo al cuprense. Quanto rinvenuto è stato sequestrato e l’uomo, espletate le formalità di rito, accompagnato presso la propria abitazione per rimanervi agli arresti domiciliari in attesa del giudizio con rito direttissimo. Ulteriori accertamenti sono in corso per identificare gli acquirenti e per verificare se all’interno dell’abitazione venisse effettivamente svolta anche l’attività abusiva di tatuatore.

CS