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ESPOSTO CONTRO LA CAVA GOLA DELLA ROSSA, IL PM VUOLE ARCHIVIARE

Nel febbraio 2015 l’Associazione Italia Nostra Marche aveva presentato un esposto sulla attività estrattiva realizzata alla Cava Gola della Rossa, sostenendo che essa fosse in atto senza rispettare la autorizzazione del Comune di Serra San Quirico n. 7013 del 22.09.2012. Nei giorni scorsi, il pubblico ministero incaricato di seguire la vicenda, pur osservando che la “condotta di favoritismo più eclatante è l’ escamotage trovato per far passare come precaria e transeunte una modifica dello stato dei luoghi che avrebbe richiesto la VIA”, aveva proposto l’archiviazione nei confronti dell’unico indagato. A fronte di tale affermazione, che riconosce nella vicenda “favoritismi” ed “escamotage” – termine questo che in italiano può venir tradotto in “trucco, espediente, sotterfugio” – la Associazione ha fatto opposizione ai sensi dell’art. 410 del Codice di Procedura Penale chiedendo al GIP di non accogliere la richiesta di archiviazione e di voler disporre “la prosecuzione delle indagini preliminari”. Nella opposizione Italia Nostra Marche indica ipotesi di reato quali la violazione dell’ art. 181 del decreto legislativo n.42/04, (Codice dei beni culturali e paesaggistici), falsità ideologica per induzione, omissione di controlli ed omissione di atti ufficio, truffa in danno di enti pubblici. E poiché la escavazione in area paesaggisticamente tutelata è avvenuta, secondo l’Associazione, in violazione della autorizzazione iniziale del 2012 e comunque, dal 22 gennaio 2015, in violazione della legge regionale, Italia Nostra Marche richiede il sequestro preventivo del cantiere, peraltro ancora non completato in contrasto con la autorizzazione del 22 settembre 2012 che richiedeva il “completo ripristino della situazione ante operam e la realizzazione di  tutte le operazioni entro 180 giorni decorrenti dalla autorizzazione”. (23 marzo 2013)

Cs Italia Nostra Marche