TRIVELLE, TERZONI (M5S): “CERISCIOLI SI INDIGNA MA AVVALLA NUOVI POZZI A PESARO”

“Nelle Marche il proliferare delle trivelle in mare è direttamente proporzionale al dilagare delle bugie del PD. Evidentemente, non bastavano i contorcimenti linguistici del premier Matteo Renzi e della senatrice Camilla Fabbri, maestri nel negare l’evidenza dell’incremento di nuovi pozzi per l’estrazione di idrocarburi in arrivo nel futuro prossimo a due passi dal litorale marchigiano. Alla gara a chi la spara più grossa si è appena aggiunto il governatore delle Marche Luca Ceriscioli, il quale da settimane grida ai quattro venti il suo “no” alle prospezioni in mare, ma nel silenzio  tombale delle sue stanze va a dare parere favorevole nell’ambito della valutazione di impatto ambientale, con atto che porta la data del 15 luglio scorso, alla piattaforma ENI Bianca&Luisella a poche miglia dalla città di Pesaro”. E’ quanto dichiara, in una nota, la portavoce del Movimento 5 Stelle presso la Camera dei Deputati On. Patrizia Terzoni. “Di questo atto della giunta regionale – prosegue – colpisce la mancata rivendicazione a mezzo stampa da parte del presidente eletto solo pochi mesi fa. Che sia vittima dell’operato dei funzionari regionali? Crediamo proprio di no. Di certo Ceriscioli ogni volta che un nuovo pozzo vede la luce nel mare Adriatico è lestissimo ad accodarsi allo sdegno di comitati ed associazioni, ma non si sogna nemmeno di consultare gli stessi quando c’è da procedere con gli atti. In molti nel suo entourage affermano che le piattaforme sono sicurissime, ignorando i contenuti stessi degli elaborati dell’ENI che oggi si fregiano del parere favorevole della regione Marche ma che evidenziano gravissimi rischi di sversamento in mare con tanto di mappe degli scenari dei movimenti verso la costa delle macchie di idrocarburi. Inoltre, a questi signori andrebbe spiegato una volta per tutte che la nostra regione, da secoli e non da ieri, è a forte rischio sismico. Trovare nessi tra attività estrattiva e terremoti può sembrare una forzatura, ma non lo è. Basta ricordare cosa sta avvenendo da un paio di anni in Olanda, presso il più importante giacimento di metano europeo in terraferma: centinaia di terremoti che gli stessi petrolieri, oltre al governo, ammettono essere causati dalle estrazioni di metano. Ceriscioli prima di dare il là a certi atti è il caso che tenga conto di certe cose. Inoltre, deve dirci chiaro e tondo se sta con i cittadini che guardano alle rinnovabili o con il premier Renzi che flirta con le lobby del petrolio. Capiamo che nella “ditta”PD bisogna fare ciò che dice il Nazareno, ma un po’ più di coerenza non guasterebbe”.

cs